Una dote di 3 scudetti, altrettante Coppe Italia, una Supercoppa e una FIBA Europe Cup, tra Milano e Venezia. La palla a spicchi continua a sorridere a Treviglio. La Blu Basket 1971 ha annunciato l’ingaggio di un big in libera uscita dalla serie A1 come Bruno Cerella, italo-argentino classe 1986, reyerino fino alla scorsa primavera. Il reparto esterni dovrebbe così essere completato, dopo gli acquisti del cavallo di ritorno Pierpaolo Marini e di Marco Giuri (da Udine). Nei giorni scorsi, invece, il secondo rinnovo estivo, quello di Eric Lombardi, giunto da Napoli inizialmente solo per giocare i playoff, che fa il paio con quello dell’altra ala (piccola e alta, ma in post a livello di A2) Brian Sacchetti, e l’ingaggio del lungo italiano Davide Bruttini (da Forlì).
Nato il 30 luglio 1986 a Bahía Blanca (Argentina) e in possesso del passaporto italiano per via delle origini abruzzesi dei nonni paterni, Cerella è una guardia-ala muscolare di 1 metro e 94, grande difensore, con un cuore grande: insieme all’ex biancoblù Tommaso Marino è attivo in Slums Dunk, dal 2014 impegnato in attività di volontariato in Africa fin dal primo campo di pallacanestro costruito nella baraccopoli di Mathare, Nairobi (Kenya) più la scuola di minibasket e il supporto all’educazione primaria.
“Cerella è un passo importante che la società ha voluto compiere tesserando un giocatore apprezzato sui palcoscenici della massima serie – commenta il direttore sportivo Euclide Insogna -. La sua carriera parla da sola, ma voglio sottolineare la motivazione mostrata dal giocatore quando gli abbiamo prospettato la possibilità di arrivare alla Blu Basket. Ci siamo assicurati un riconosciuto professionista che ha scelto di sposare la nostra causa, nella convinzione di poter scrivere pagine importanti con un elemento che porterà mentalità vincente al gruppo”.
Cerella, cresciuto nell’Estudiantes Bahía Blanca prima di passare al Pueyrredon, sempre in Argentina, è in Italia da 18 anni. Dopo un campionato Under 21 e una gara in C2 nel Massafra, Senise, Pallacanestro Salerno con C2 vinta nel 2007, ecco il salto di categoria in B1 col Potenza che gli vale la selezione Under 22 LNP alla tournée americana agli ordini di coach Walter De Raffaele e la successiva convocazione in Nazionale senior dal ct Charlie Recalcati. Due massime serie a Teramo dal 2008 al 2010, trova un intermezzo in A2 a Casalpusterlengo. Nel 2012 è a Varese dove vince la regular season, dal 2013 al 2017 all’Olimpia Milano, vincendoci il titolo con Banchi e poi Repesa oltre alla prima SuperCoppa della società milanese e due volte la Coppa Italia. Ha al suo attivo anche 51 incontri di Eurolega. Nel 2017 passa alla Reyer Venezia, dove ritrova De Raffaele e dove incrementa la propria bacheca e quella orogranata conquistando FIBA Europe Cup (2018), Scudetto (2019) e SuperCoppa (2020).
Infine, le cifre. Tre stagioni a Teramo (84 gare, 361 punti, 4,3 di media in 13’), un campionato a Varese (21 gare, 41 punti, 2,0 di media in 8’), quattro annate a Milano (144 gare, 344 punti, 2,4 di media in 11’) e cinque tornei a Venezia (141 gare, 234 punti, 1,7 di media in 8’). In tredici anni nella massima serie, tra stagione regolare e playoff, ha disputato 360 gare segnando 963 punti (2,7 a incontro), tirando con il 58% da due, il 32% da tre, il 75% ai liberi, oltre a collezionare in media 1,5 rimbalzi, 0,6 assist e 3,2 di valutazione.