Dopo il tridente offensivo presentato in pompa magna dal Paladina, ecco un tris di colpi, servito questa volta dal Gorle, utile a ribadire che il prossimo anno, in Prima categoria, ci potremo divertire per davvero. Il Torre de’ Roveri permane nella penombra, pur lasciando presagire continuità, sia di obiettivo che di organico, ma alle spalle le prime inseguitrici non sono rimaste certo a guardare. Dal canto suo, il Gorle di mister Ferraris, peraltro insignito di ampi poteri anche in sede di vivaio, battezza la nuova stagione con due elementi giovani, ma neppure troppo, oltre a una succulenta operazione in entrata, riguardante il reparto d’attacco. In casa biancazzurra, le corsie laterali godranno di un nuovo presidio, grazie ad Alessandro Gibellini, classe ’99, dotato di ampi trascorsi in categorie superiori, presso piazze quali Ciserano, Atletico Chiuduno e Fiorente Colognola. Chiuso in Promozione dalla fatidica regola, cerca spazio e visibilità, verso la consacrazione. A centrocampo, discorso non dissimile per Andrea Bucher, classe ’98, già in Prima con le casacche di Loreto e Paladina, ma esploso calcisticamente ai tempi del Caprino e dell’Eccellenza. Interno di centrocampo rapido e combattivo, prova a riproporsi ad alti livelli dopo il grave infortunio al ginocchio dello scorso anno. Ma la copertina è naturalmente tutta per l’attacco e per Gianluca Piro, che ha ufficialmente accettato il passaggio al Gorle, con annessa discesa di categoria. Soltanto meteora in quel di San Paolo d’Argon, Piro si lega indissolubilmente alle importanti avvisaglie emerse in maglia Grumellese e all’epopea costruita con il Casazza e con l’amico fraterno Maicol Bellina (anima del Torre de Roveri e quindi avversario nel prossimo campionato), prima delle scorpacciate di gol concesse con la casacca della Nuova Valcavallina. Punta dinamica, avvezza al gioco di rimessa e alla ricerca della profondità, prova a raccontare ai nostri microfoni tutta la soddisfazione per la conclusione della trattativa: “Devo dire che la chiamata è arrivata un po’ inaspettata, ma parlando sia con mister Ferraris che con il capitano Guariglia è apparso evidente come a Gorle si aspettino una stagione di primo piano. L’entusiasmo e la determinazione che ho respirato in questi colloqui sono stati davvero contagiosi e francamente non vedo l’ora di partire. Non arrivo per rilassarmi, non certo pensando che scendendo in Prima sarà tutto più semplice e morbido. Mi metto a disposizione, per tradurre in fatti quelle che sono grandi aspettative, riposte in me ma anche nel Gorle stesso”.
Nik