Atalanta – Monza 5-2 (2-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello 6,5 (43′ st Rossi sv); Toloi (cap.) 6, Djimsiti 6, Scalvini 6,5 (15′ st Okoli 6); Zappacosta 6,5, De Roon 6,5, Ederson 6,5 (43′ st De Nipoti sv), Maehle 7; Pasalic 6,5 (15′ st Lookman 6,5), Koopmeiners 10; Hojlund 6,5 (38′ st Muriel 6,5). A disp.: 1 Musso, 50 Del Lungo, 51 I. Regonesi, 44 Bernasconi, 46 Palestra, 40 Colombo, 44 Mendicino. All.: Gian Piero Gasperini 7,5.
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio 5,5; Izzo 5 (24′ st Marlon 3), Pablo Marì 5,5, Caldirola 5; Ciurria 6 (36′ st Antov sv), Rovella 6,5, Pessina (cap.) 6, Carlos Augusto 5,5; Colpani 6,5 (24′ st Birindelli 6), Caprari 6 (36′ st Machin sv); Mota Carvalho 5 (17′ st Petagna 6,5). A disp.: 89 Cragno, 91 Sorrentino, 22 Ranocchia, 11 Carboni, 77 D’Alessandro, 8 Barberis, 10 Valoti, 12 Sensi, 80 Vignato, 9 Gytkjaer. All.: Raffaele Palladino 5,5.
Arbitro: Di Bello di Brindisi 5,5 (Pagliardini di Arezzo, Rossi di Rovigo; IV Serra di Torino. V.A.R. Banti di Livorno, A.V.A.R. Dionisi di L’Aquila).
RETI: 12′ , 46′ pt e 34′ st Koopmeiners (A), 6′ st Colpani (M), 29′ st Hojlund (A), 36′ st Petagna (M), 47′ st Muriel (A).
Note: premiato dal presidente Antonio Percassi con una maglia speciale Mario Pasalic per le 200 presenze nerazzurre raggiunte sabato scorso con l’Inter. Sciopero del tifo per i primi 20′ in Curva Nord, coi tifosi in silenzio dietro la balconata e le prime file lasciate libere, per protesta contro la chiusura del settore contro il Verona per i cori razzisti allo juventino Vlahovic (7 maggio). Serata fresca, nuvolosa e parzialmente piovosa, spettatori 19.389 per un incasso di 408.541,46 euro. Ammoniti Rovella, Izzo, Toloi per gioco scorretto, Gasperini (22′ st) per proteste. Allontanato Gasperini per proteste al 23′ st. Espulso Marlon per gioco violento al 25′ st. Tiri totali 21-8, nello specchio 10-4, parati 5-2, respinti/deviati 2-0. Var: 1. Corner 5-1, recupero 1′ e 8′.

BergamoKoopmeiners batte l’ottavo colpo stagionale in torsione, il nono al secondo tentativo dopo il borseggio a Izzo uscito dalla zolla di competenza e il decimo da 50 metri per firmare il poker sporco, Hojlund ci mette il timbro nella ripresa dopo il riavvicinamento di un ragazzo di Zingonia. Alla manita ci pensa Muriel grazie anche allo spazio aperto da Lookman per la stoccata a fil di primo palo. Contro un Monza che manda a segno un altro ex come Petagnone ma finisce in 10 per la cacciata di Marlon, espulso al pari del protestatario Gasperini, l’Atalanta si aggiudica quinto posto e qualificazione all’Europa League (“Gasperini assaltiamo l’Europa… insieme”) col co-chairman Pagliuca presente insieme al presidente-bis da 13 anni (anniversario oggi) Antonio Percassi.
Si comincia dallo sciupio al 4′ del futuro rompighiaccio che non chiude a dovere il piattone mancino su assist involontario di Caldirola, mentre Scalvini svetta sbilanciatissimo a campanile sulla palla a rientrare a piede invertito dello stesso olandese in capo a due giri di lancetta. Subito dopo è l’ex Colpani ad accentrarsi per saggiare i riflessi di Sportiello, in partenza per il Milan, ma al primo tiro davvero nello specchio, favorito dal traversone di Maehle, il numero 7 dei bergamaschi infila l’angolino schiacciando l’attrezzo da centravanti improvvisato.
Al 17′ l’indecisione di Izzo proietta Hojluind alla spaccata comunque fallosa sul portiere ospite, un altro giro di lancetta e Toloi asseconda l’inserimento di Ederson chiuso dal destro in traffico innocuo. Una manita cronometrica e l’assistman dell’uno a zero taglia bene sulla manovra di Pasalic rifinita da Zappacosta sprecando tutto per il vezzo di volerla concludere di tacco dall’area piccola: a lato di un amen, era però offside. Si capisce che in campo c’è una sola squadra, eppure si spreca e si rischia: al 26′ Pasalic apre per Hojlund (stacco molliccio poco prima su punizione crossata del laterale sorano) che sterza sul destro chiamando il guardiano brianzolo al tuffetto, ma la corsetta cronometrica successiva vede Colpani penetrare come una lama nel burro impegnando Sportiello su filtrante di un giocatore non identificato (Caprari?) nella nebbia dei fumogeni prima del tap-in alzato alle stelle da Carlos Augusto.
A nove sinfonie dalla pausa l’esterno destro atalantino colpisce di prima intenzione sull’onda lunga del cross dell’apripista smorzato dal capitano degli altri, ma la mira è imperfetta. Inizia il recuperino e il doppiettista di giornata rapina il braccetto destro nei pressi della trequarti, scambia col danese, partner preferenziale di una serata magica, e raccoglie la respinta del guantìpede nemico per depositare nel sacco da un passettino aggirando l’ostacolo. Al rientro dal tunnel, sprecata dal ciabattante Mota Carvalho l’imbucata di Colpani, il baluardo altrui se la cava in due tempi stendendo il braccio per dire di no al ventenne centravanti atalantino (3′) e il tuttosinistro di San Zeno Naviglio – che azione tra Caprari, Pessina di tacco e Rovella, dalla destra alla lunetta! – dimezza le distanze all’incrocio. Rasmus non arriva in estirada sul suggerimento da sinistra del mattatore di giornata (7′) e intanto la pioggia mena a tamburo battente. Dopo un check negativo per un mani di Carlos Augusto (20′, svettata di Djimsiti su lancio di Koop) e un fischio poco gradito (braccio di Hojlund molto più che presunto a porta spalancata), Gasperini dice una parola di troppo a Di Bello (23′) prima di una legnata dalla distanza di Hojlund fuori centro (24′). Succede di tutto: un gesto di stizza (sbracciata in faccia( ai danni del di lì a poco triplettista (quasi dalla linea laterale, pallonetto pazzesco) di casa costa il rosso alla new entry Marlon, Lookman prova ad aggiustare la mira e il danesino (decina piena, di cui 1 però in Coppa Italia allo Spezia) insacca in caduta (all’origine, contrasto Ederson-Rovella) da pochi centimetri tramutando in oro la pallonessa del protagonista della nottata. Petagna coglie il secondo punto della bandiera girandosi dal limite e infilandosi di potenza sul lancio millimetrico di Rovella. Il Ronaldito, di suo, alza di fronte piena il nuovo pallone al bacio del marziano con la stessa maglia (37′) e poi imbusta l’incartamento 2022-2023 da par suo, ricevendo sulla corsa dal nigeriano, al culmine di un giropalla cui partecipa per terzultimo Okoli, per la stoccata della manita sporca baciata dal primo legno. In campo, alla fine, festeggia anche Remo Freuler.