Atalanta – Udinese 5-2 (2-1)
ATALANTA (4-3-3): Consigli 7 (1′ st Sportiello 6); Bellini 6 (cap., 1′ st Nica 6), Stendardo 6,5 (10′ st Lucchini 6), Yepes 6 (1′ st Capelli 5,5), Del Grosso 5,5 (16′ st Brivio 6); Migliaccio 6,5 (16′ st Kone 6,5), Cigarini 7 (1′ st Baselli 7), Carmona 6,5 (16′ st Gagliardini 6,5); Bonaventura 6 (1′ st Moralez 7), Denis 7 (16′ st Ardemagni 6), De Luca 5,5 (1′ st Livaja 7,5). A disp.: Polito, Frezzolini. All.: Colantuono 7.
UDINESE (3-4-2-1): Kelava 4; Heurtaux 6,5 (41′ st Widmer sv), Danilo 5, Domizzi 6; Basta 6,5 (12′ st Lazzari 6,5), Allan 5,5, Pinzi 6 (24′ st Vydra 6), Gabriel Silva 5,5; Maicosuel 5 (1′ st Benussi 6), Pereyra 6; Di Natale 6 (cap., 1′ st Muriel 5). A disp.: Scuffet, Naldo, Bubnjic, Coda, Pasquale, Mlinar, Zielinski. All.: Guidolin 5,5.
Arbitro: Orsato di Schio 6,5 (Vivenzi di Brescia, Paganessi di Bergamo).
RETI: 14′ pt Cigarini (A), 28′ pt Heurtaux (U), 45′ pt rig. Denis (A), 3′ e 9′ st Livaja (A), 32′ st Domizzi (U), 41′ st Baselli (A).
Note: serata afosa, spettatori 4.166 per un incasso di 20.150,25 euro. Espulso per proteste Kelava (U) al 45′ pt. Ammoniti Yepes (A, 29′ pt), Stendardo (A, 8′ st), Muriel (U, 12′ st), Pinzi (U, 21′ st) per gioco scorretto, Di Natale (U, 40′ pt) e Livaja (A, 22’st) per proteste, Allan (U, 31′ st) per comportamento non regolamentare. Corner 0-8.

BERGAMO – Un’Atalanta in superiorità numerica nell’intero secondo tempo straccia l’Udinese (5-2) e conquista la tredicesima affermazione su diciannove nel Trofeo “Achille e Cesare Bortolotti”, la numero quattordici su venti se si considera la primissima edizione del 1992 con il solo Cesare dedicatario.
Dopo un inizio un po’ contratto, i nerazzurri affondano il colpo alla prima vera occasione grazie a Cigarini, bravo a inserirsi in area chiudendo con un rasoterra mancino nell’angolino una splendida triangolazione con Denis. Il vantaggio arrivato a un amen dal quarto d’ora illude l’undici di Colantuono, schierato col tridente d’attacco in cui De Luca non ha brillato, di poter controllare agevolmente le operazioni, finché il diagonale di Heurtaux – uno-due decisivo con Basta – al 28′ non rimette in parità le sorti dell’incontro. La Dea subisce un po’ troppo la pressione dei bianconeri (in divisa giallo limone), che collezionano corner e vanno vicinissimi al 2-1 con il destro al volo del sempreverde Di Natale (42′) sul tiro dalla bandierina di Pereyra: Consigli, in tuffo, salva capra e cavoli. A una manciata di secondi dall’intervallo Gabriel Silva aggancia Bonaventura (servito da Migliaccio) in area piccola e Denis trasforma il rigore che riporta avanti i suoi.
Il portiere Kelava perde la testa e si fa cacciare da Orsato, spianando la strada verso il successo finale a capitan Bellini e compagni. In avvio di ripresa Livaja battezza subito il suo ingresso in campo calando il tris grazie a un destro radente su una splendida apertura di Moralez; passano altri sei minuti e il fenomeno croato ruba palla all’imbambolato Danilo superando Benussi con un appoggio sul primo palo: 4-1. Il duetto Vydra-Muriel con pallone alle stelle alla mezz’ora anticipa di poco il gol di Domizzi, che approfitta del buco di Capelli e segna il 4-2 semplice semplice correggendo di testa sottomisura la punizione di Lazzari (ex insieme a Guidolin). A fissare lo score ci pensa Baselli, autore di un magistrale calcio piazzato. Curiosità: il risultato è lo stesso del 2003 (l’anno scorso ci pensò Tiribocchi in zona Cesarini), solo che all’epoca furono necessari i rigori.

Simone Fornoni