Bergamo – Finisce con un pizzico di amaro in bocca l’avventura di Gianluigi Quinzi (nella foto Antonio Milesi) al challenger di Bergamo. La grande speranza azzurra si è arresa al ceco Jan Hernych con il punteggio di 7-6 6-0. E’ stata una partita a tre facce: i primi due game, in cui un Quinzi paralizzato dall’emozione ha raccolto la miseria di un punto; il resto del primo set, dove si sono visti ampi sprazzi del campione che (si spera) verrà, e un secondo set in cui Gianluigi è sparito dal campo, raccogliendo la miseria di sette punti. L’aspetto più preoccupante della serata, forse, è proprio questo. Quinzi è noto per essere un gran combattente, che non molla mai una palla. E’ certamente una delle sue forze. Eppure, dopo aver perso il primo set, si è totalmente disunito. Forse ha risentito di una chiamata arbitrale sul 5-5 del tie-break, quando non è stato chiamato out un servizio di Hernych. Gianluigi ha protestato in modo garbato ma vibrante, disperandosi per la mancata chiamata. Per la verità, ha annullato il successivo setpoint, ma poi ha ceduto i due punti successivi. E si è spenta la luce. Il bello della serata, oltre che dal pubblico, è arrivato da una splendida parte centrale del primo set, in cui l’azzurro ha raccolto cinque giochi consecutivi, mostrando tutte le sue qualità. In particolare, ha scaldato i cuori del PalaNorda il game che lo ha issato sul 4-2. Sotto 40-0, ha rimontato a suon di risposte al fulmicotone e si è procurato la palla break con un impressionante passante di rovescio in controbalzo. Game dopo game, Quinzi conquistava campo e metteva in difficoltà il ceco, 35 anni in estate e specialista di questi campi. Al momento di chiudere, tuttavia, sbagliava due dritti che consentivano a Hernych di rimettere in sesto il set. Si arrivava al tie-break, condizionato dal già citato errore sul 5-5. Il secondo set era una triste agonia, durata appena 17 minuti. Dopo la stretta di mano, Quinzi è scappato via negli spogliatoi, furioso per l’occasione perduta. Merita una menzione a parte il pubblico: il PalaNorda era completamente esaurito, tanto da creare qualche problema di ordine pubblico nei minuti immediatamente precedenti al match. Un entusiasmo acceso e competente: la gente ha tifato e ha riservato soltanto applausi ai due protagonisti. Nonostante l’affetto dei bergamaschi, la stella di Quinzi non è sbocciata a Bergamo. Ma resterà comunque una serata da ricordare.

TROFEO PERREL-FAIP (42.500€, Play-It)

Primo Turno Singolare
Matteo Trevisan (ITA) b. Jaroslav Pospisil (CZE) 6-3 6-3
Jan Hernych (CZE) b. Gianluigi Quinzi (ITA) 7-6(6) 6-0

Secondo Turno Singolare
Marton Fucsovics (UNG) b. Ricardas Berankis (LIT) 6-3 6-4
Andreas Beck (GER) b. Konstanin Kravchuk (RUS) 7-6(5) 7-6(5)
Andrea Arnaboldi (ITA) b. Matteo Viola (ITA) 7-6(8) 6-2
Jan Lennard Struff (GER) b. Miloslav Mecir (SVK) 6-3 6-7(7) 7-6(4)

Primo Turno Doppio
Dustin Brown-Austin Krajicek (GER-USA) b. Andreas Beck-Martin Fischer (GER-AUT) 6-4 6-4
Karol Beck-Michal Mertinak (SVK-SVK) b. Blazej Koniusz-Mateusz Kowalczkyz (POL-POL) 7-6(8) 4-6 10-8

Quarti di Finale Doppio
Riccardo Ghedin-Claudio Grassi (ITA-ITA) b. Marton Fucsovics-Alessandro Motti (UNG-ITA) 7-6(8) 6-2
Konstantin Kravchuk-Denys Molchanov (RUS-UCR) b. James Cluskey-Fabrice Martin (IRL-FRA) 7-6(4) 6-3