Soltanto pochi minuti prima, un gol di Marcel Schmelzer aveva strozzato in gola l’urlo di gioia a tanti bergamaschi. Ma se l’Atalanta è arrivata a un passo dal battere il Borussia Dortmund, Bergamo si consola con la bella vittoria di Matteo Berrettini. Il romano è il quinto azzurro a raggiungere i quarti al Trofeo Perrel-Faip (64.000€, Greenset), come non era mai successo in 13 anni di storia. Quello contro Constant Lestienne è stato un successo importante, di valore. Non importa la classifica (121 contro 248 a favore dell’azzurro): Lestienne sta vivendo un gran momento di forma, come se giocasse su una nuvola, e ha costretto “Berretta” a spendere fino all’ultima goccia di sudore. Vincere una partita del genere è segno di maturità, di una crescita non soltanto chiacchierata, ma reale. Lestienne non tira forte e non ha colpi particolarmente incisivi, però si muove come un gatto e difende benissimo. Aiutato da un campo non troppo veloce, ha tenuto in vita decine di scambi e ha portato a casa un buon numero di punti in cui Berrettini aggrediva, soprattutto con il dritto. Un break in avvio era sufficiente all’azzurro per vincere il primo set. Non rischiava nulla neanche nel secondo, ma era costretto al tie-break. Lì Lestienne saliva 5-2 e servizio, poi Matteo si rifaceva sotto con due ottimi punti. Sciupava tutto con un doppio fallo sul 4-5 e, perso il set, scaraventava una pallina sul tetto del PalaNorda. Nel momento difficile, ha capito che non doveva mollare. Nel terzo set ha dovuto cancellare palle break nel primo game, sul 4-4 (rimontando da 15-40) e sul 5-5. C’è stato un momento in cui non trovava soluzioni per portare a casa lo scambio. Ma nel momento del bisogno, il mix servizio-coraggio gli è venuto in soccorso e lo ha premiato nell’ultimo game. Nonostante un’accanita resistenza, Lestienne doveva cedere al terzo matchpoint e l’Italia festeggiava un altro successo. Nei quarti di venerdì (non prima delle 18.30), se la vedrà con Salvatore Caruso in uno dei due derby di giornata. Il programma sarà poi chiuso da Napolitano-Arnaboldi. L’Italia, dunque, ha la certezza di piazzare due giocatori in semifinale. E poi c’è Lorenzo Sonego, che può certamente giocarsela contro Mohamed Safwat (già battuto un mese fa in Australia). Dopo la tremenda delusione calcistica di stasera, i bergamaschi meriterebbero il lieto fine almeno nel tennis.

TROFEO PERREL-FAIP (64.000€, Greenset)
Secondo Turno Singolare
Adam Pavlasek (CZE) b. Uladzimir Ignatik (BLR) 6-4 7-5
Salvatore Caruso (ITA) b. Vincent Millot (FRA) 6-0 6-2
Andrea Arnaboldi (ITA) b. Gianluigi Quinzi (ITA) 7-6(3) 3-6 6-3
Matteo Berrettini (ITA) b. Constant Lestienne (FRA) 6-4 6-7(4) 7-5

Quarti di Finale Doppio
Scott Clayton / Jonny O’Mara (GBR-GBR) b. Romain Arneodo / Tristan Samuel Weissborn (MON-AUT) 6-3 7-6(3)
Rameez Junaid / Igor Zelenay (AUS-SVK) b. Jualian Ocleppo / Andrea Vavassori (ITA-ITA) 3 -6 7-6(6) 12-10

Nella foto Caruso, in alto Berrettini – Foto Milesi