L’Atalanta è sempre quella: gol e spettacolo. L’immenso Papu, il mirabolante Muriel, l’inossidabile De Roon e il figliol prodigo Hateboer con la collaborazione degli altri compagni, Gosens in particolare, hanno “matato”, senza pietà, un Toro generoso nel primo tempo, e scialbo nella ripresa, nonostante la doppietta di Belotti. Gasperini ha messo a fuoco l’Atalanta edizione 2020-21 nel giro di una ventina di giorni, ha curato le frustrazioni di Lisbona e ha dato un fondo di gambe e cervelli già solido. E siamo solo alla prima di campionato e a pochi giorni dall’importante confronto con la Lazio. In pratica ha rinfrescato la memoria di come si gioca, di come si mettono in pratica gli insegnamenti tecnici e tattici e, soprattutto, di come si fa gol. Insomma la macchina da gol non si è inceppata, anzi. Del resto è sufficiente leggere i nomi dei giocatori che hanno segnato, sono quattro diversi e anche la dinamica dei gol: uno spunto e un tiro velenoso del Papu, uno spettacolare destro di Muriel, un inserimento sul palo esterno di Hateboer, e un’incursione al limite dell’area con un piattone angolatissimo di sinistro di De Roon. Non sappiamo come andrà a finire, non sappiamo se l’Atalanta ha i mezzi per lottare per lo scudetto ma di sicuro il 4-2 ottenuto sul pessimo terreno dell’Olimpico Grande Torino è un avvertimento agli avversari: l’Atalanta non è cambiata affatto.
Dopo un primo tempo a ritmo altissimo e con qualche disattenzione difensiva si poteva temere un calo, del resto i nerazzurri avevano giocato solo amichevole con squadre di Lega Pro mentre il Toro, seppur perdendo, aveva già esordito con la Fiorentina. Ebbene, l’Atalanta ha retto senza palesare affanni e cali di tensione mentre il Toro si è subito liquefatto. Il gol di De Roon è arrivato, nel secondo tempo, dopo soli nove minuti. Praticamente la partita è finita in quel momento: i nerazzurri hanno controllato senza affanni la partita, hanno anche sfiorato almeno un altro gol mentre i granata son scomparsi dalla scena. Gasperini ha così sfruttato quest’occasione facendo esordire nella fase finale anche gli ultimi acquisti Mojica e Lammers. All’inizio di ripresa ha sostituito Caldara, ammonito, con un convincente Palomino , poi Malinovskyi per Muriel e Pasalic per Gomez . Ecco, il Papu. Un gol, tre assist al bacio, duecento partite, cento gol. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Hateboer, al sole di qualche sperduta spiaggia, aveva rilasciato dichiarazioni improprie, facendo sorgere qualche dubbio sulla volontà di rivestire la maglia nerazzurra: la partita col Torino ha fugato tutte le incertezze col un gol, un altro fallito di poco e una corsa continua, dall’altra parte Gosens, da solo, ha schiantato la parte destra dei granata. Ormai è inarrivabile. De Roon ormai gioca da leader e da centrocampista universale, in difesa a stroncare le velleità di Belotti, in mezzo al campo a disegnare linee e triangoli, in fase offensiva svelto ad infilarsi negli spazi come per il gol del 4-2. Troppa grazia, e siamo solo all’esordio, figuriamoci più avanti.
Giacomo Mayer