Quella di domenica doveva essere una giornata di festa e così è stato. L’Atalanta è tornata nel suo, rinnovato, impianto e ha fatto felici i propri tifosi battendo il Lecce per 3 a 1. I ragazzi di Gasperini consolidano così il terzo posto in classifica, dimostrando a tutti, ancora una volta, di non essere così in alto per grazie divina. La pensano allo stesso modo anche le maggiori testate giornalistiche sportive, che anche oggi spendono belle parole per la Dea.

“Super Zapata, Gomez da urlo: l’Atalanta vola grazie ai suoi fenomeni” è il titolo della Gazzetta dello Sport per celebrare la vittoria dei nerazzurri. La rosea si concentra sulla prestazioni di Zapata e Gomez, entrambi andati a segno nella sfida contro i pugliesi ed entrambi autori di un’ottima partita. È il centravanti colombiano ad aprire le danze approfittando di un errore di Lucioni: tiro fortissimo da dentro l’area di rigore e palla scaraventata in rete. Per Duván sono 6 marcature in 7 match di campionato, 35 in 57 partite con l’Atalanta. Il secondo gol è del Papu. che riesce a farsi trovare libero fra le linee, supera in velocità la difesa giallorossa e insacca di precisione con la complicità del palo. Partita chiusa da Gosens nella ripresa, bravissimo a inserirsi centralmente e fulminare Gabriel dal limite con un mancino rasoterra. Nel finale arriva il gol della bandiera del Lecce con Lucioni, che trova la porta con un colpo di testa da distanza ravvicinata.

Grande gioia per i tifosi atalantini per il ritorno al Gewiss Stadium. La protagonista di giornata è sicuramente la nuova Curva Nord, appena ristrutturata: più di novemila posti, ovviamente tutti esauriti. Anche Gian Piero Gasperini è rimasto impressionato, come riporta il Corriere dello Sport: “Oggi è una bellissima giornata, per la prestazione e il risultato, soprattutto per lo stadio. I tifosi sono stati uno spettacolo, rimbomba in modo esponenziale. Sarà un valore aggiunto, dovremo avere una squadra a livello. C’è stata un po’ di stanchezza e qualche errore di troppo, non ci dobbiamo accontentare per poter crescere. Non significa vincere il campionato, ma crescere sotto tutti gli aspetti”. Il tecnico nerazzurro ha parlato anche delle differenze con le big del campionato: “Tre anni fa c’era un divario con le big, oggi ci siamo avvicinati. In Champions? Non bisogna andare lì e fare barricate, a noi ci deve servire per alzare il livello.  Davanti a noi ci sono squadre che comprano a 70 milioni, noi vendiamo a 25. Noi possiamo pensare di migliorare il livello tecnico, ma quello economico… Lo stadio si può chiamare un pochino Kessié, un pochino Gagliardini. Dove siamo arrivati diamo fastidio, togliamo tante risorse. Dobbiamo fare la misura su noi stessi, per far divertire il pubblico. Se pensiamo che vada bene così sbagliamo” – ha concluso Gasperini – “ti toglie la soddisfazione di crearti un futuro”.

Bergamo Corriere infine riporta che con la vittoria di domenica Gasperini è entrato, ancora una volta, nella storia dell’Atalanta: nell’era dei tre punti la Dea non era mai riuscita a conquistare 16 punti in 7 giornate. Ci si era avvicinata quella di Giovanni Vavassori nella stagione 2000/01, ma in quell’occasione i punti raccolti dall’Atalanta dopo 7 giornate furono “solo” 15.

Manuel Del Vecchio