Da giovedì sera, la fusione tra Atletico Chiuduno e Sirmet Telgate ha un nome e i suoi uomini-copertina. Si alza il sipario sulla Real Calepina FC, chiamata negli intenti societari a rappresentare il non plus ultra in termini di organizzazione, secondo i canoni che competono al calcio odierno, in formato dilettantistico, se non semi-professionistico. Sono ufficiali dunque la denominazione, che come preventivato contempla un rimando alla territorialità, e un logo che ricalca fortemente quello adottato dall’allora Atletico Chiuduno, ma che oggi porta impresso, al suo interno, a mo’ di cuori pulsanti, le tre effige dei paesi contemplati dall’attività: Chiuduno, Telgate e Grumello del Monte. A tenere banco sono tuttavia i primi nomi che vanno a comporre l’organigramma. Il presidente della Real Calepina è Marco Lorenzi, titolare di LM Promo e in quota Atletico Chiuduno, dall’alto del legame instauratosi negli anni con la famiglia Gritti. Salomonicamente, i vicepresidenti sono due, in rappresentanza di entrambe le anime convogliate nel progetto. Per il Sirmet Telgate, Alberto Vescovi, per tutti il “Bercy”, autentico front-man di una squadra e di un ambiente protagonisti, nel giro di soli tre anni, di un favoloso doppio salto dalla Promozione alla Serie D. Per l’Atletico Chiuduno, Rubens Scaburri, già presidente dei chiudunesi, soltanto omonimo di un altro Scaburri convenuto nel parco-dirigenti. A presiedere il tutto, infatti, in qualità di presidente onorario, Marco Scaburri, già consigliere del Sirmet Telgate e che insieme a Vescovi conobbe la ribalta della Serie D ai tempi della Grumellese. Il primo passo è dunque compiuto. Nelle settimane a venire, con la definizione della categoria di riferimento per la prima squadra, prenderà forma un’attività in seno al vivaio che si preannuncia florida e intensa.
Nik