Quali sono le sue sensazioni a pochi mesi dalla partenza?
“Sono innanzitutto contento di far parte di una società storica dal passato importante, è per me motivo di orgoglio essere qui e penso anche che ci siano i presupposti per far bene e costruire qualcosa di importante. Certo ogni partita va giocata ma lavoreremo sempre per dare il 150%”.
Che obiettivi vi siete dati per la stagione 2023/24?
“La società vuol stazionare nella parte sinistra della classifica, stare più in alto possibile e magari cercare di entrare nei playoff. Sicuramente partiamo per migliorare la passata stagione, non possiamo dire ora dove arriveremo ma sicuramente cercheremo di arrivare il più in alto possibile. Ce la giocheremo contro tutti rispettando ogni avversario ma mai scendendo in campo sconfitti”.
Quale avversaria le sembra più ostica?
“Difficile ora fare pronostici sul girone che ci capiterà, ci saranno tante bergamasche, diverse neopromosse, quando uscirà il girone faremo le opportune valutazioni ma intanto pensiamo in primis a noi stessi”.
Cosa ne pensa della rosa messa a disposizione dal ds, tra riconfermati e volti nuovi?
“Conosco personalmente un paio di ragazzi, come Daniele Maffei che ho già allenato; gli altri li conosco per averli incontrati sul campo, giocando da tanti anni nel girone B dopo un po’ ci si conosce tutti. Poi in campo affineremo le intese con tutti.
Quel che è certo è che questa rosa era già competitiva, il direttore ha già confermato tanti giocatori che hanno fatto bene, è stato fatto qualche innesto importante e siamo fiduciosi. Non vediamo l’ora arrivi il 16 agosto per iniziare a lavorare”.
Obiettivo divertirsi e far divertire, magari portando i trevigliesi allo stadio.
“Certo, quest’anno si dovrebbe tornare a giocare a Treviglio, una piazza storica che ha avuto un passato importante, 116 anni di storia, una città grossa, se facciamo bene la gente viene allo stadio e si diverte. Giocare col pubblico è sempre bello e stimolante, ma servono i risultati”.