Roma-Atalanta 3-3

Roma (4-3-3): Olsen, Florenzi (27′ Schick), Manolas, Fazio, Kolarov, Pellegrini (1′ st Kluivert), De Rossi, Cristante (1′ st N’Zonzi), Pastore, Dzeko, Under. All. Di Francesco.

Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Palomino, Mancini (18′ st Toloi), Djimsiti, Castagne, Valzania (8′ st de Roon), Pasalic, Ali Adnan, Rigoni, Pessina (5′ st Hateboer), Zapata. All. Gasperini.

Arbitro: Fabbri.

Reti: 1′ pt Pastore, 19′ pt Castagne, 21′ pt, 37′ pt Rigoni, 14′ st Florenzi, 36′ st Manolas.

Note: Assistenti: Alassio, Lo Cicero, corner: 3-11, recupero: 1′ pt, 4′ st, ammoniti: N’Zonzi, Djimsiti.

ROMA – Comincia nella maniera più nefasta la spedizione in terra romana per gli uomini di Gasperini: pronti via e Under dalla destra scatta più veloce di tutti e crossa nel mezzo per l’arrivo di Pastore, l’ex PSG si inventa un gol da cineteca girandosi e colpendo di tacco. Gollini crede fino all’ultimo che la palla sia destinata ad uscire, ma la sfera colpisce il palo ed entra in rete. Gol che scuote l’ambiente nerazzurro perché l’Atalanta dimostra di non trovarsi in gita turistica nella Capitale e si risveglia grazie alla piacevole sorpresa chiamata Emiliano Rigoni. L’Argentino approfitta di un errore di Manolas e la sua conclusione sporcata termina di un nulla a lato. La Dea reagisce e lo fa con il coltello tra i denti: Djimsiti riceve palla da dentro l’area e impegna Olsen con la sua conclusione al volo. Si fanno vedere però ancora in avanti gli uomini di Di Francesco con il blitz di Under, ma Gollini fa buona guardia questa volta e respinge. Il forcing dei bergamaschi produce i suoi frutti e al 19′ Castagne regala ai suoi compagni il pareggio: Zapata dal vertice destro dell’area scarica in porta una staffilata in diagonale che si stampa sul palo, sulla relativa respinta piomba il belga che insacca il tap in vincente. I giallorossi sono alle corde e crollano psicologicamente due minuti più tardi quando Zapata con la sua potenza fisica e la sua determinazione annienta atleticamente Manolas e, dopo essere rientrato sul destro, serve a Rigoni il pallone del sorpasso. Il nuovo acquisto di Percassi ringrazia e trafigge l’estremo difensore avversario. Non c’è più la squadra di Di Francesco perché l’Atalanta è fenomenale ad imporre il suo gioco, pur essendosi presentata con una formazione completamente rivoluzionata e con interpreti mai adoperati insieme prima di oggi. Ma Gasperini ha tramutato i suoi giocatori in un tutt’uno e pare che tutte le pedine del suo scacchiere abbiano giocato insieme dalla scuola calcio ad oggi. Rigoni è letteralmente una spina nel fianco della difesa dei locali: al 27′ aggancia un rinvio sbagliato del portiere svedese e calcia di poco a lato. L’unico avversario che tenta di imporsi alla supremazia orobica è capitan De Rossi che salva per due volte su Pasalic a due passi dal calciare a rete. Al 33′ Ali Adnan, anche lui piacevole sorpresa lanciata dal Gasp inaspettatamente, si mangia un gol per aver impattato male in area su situazione di calcio dalla bandierina. A nulla serve il timido tentativo di reazione di Dzeko un minuto più tardi perché ancora una volta sono i nerazzurri ad insegnare calcio: Rigoni dialoga alla perfezione con Pasalic, spaccando in due la difesa di casa e ricevendo il pallone di ritorno dal compagno davanti ad Olsen. Senza alcun tentennamento il venticinquenne ex Zenit calcia sul primo palo gonfiando la rete. Esplode di gioia la panchina atalantina con Cristian Raimondi incredulo e gioioso. Castagne, Valzania, Pessina, Zapata, Rigoni: una formazione che in 45′ ha regalato magia pura a tutti i bergamaschi. Di Francesco capisce che bisogna fare qualcosa, allora dentro N’Zonzi per rimpolpare un centrocampo praticamente assente nella prima metà di gara, soffocato dalla prestazione di Valzania e Pessina e Kluivert a rilevare un evanescente Cristante. La Roma circondata dai fischi dell’Olimpico entra con un piglio diverso e ci prova subito con il tentativo di Pastore che in mischia in area sparacchia alto sopra la traversa. Un giro di orologio più tardi è il turco Under a sporcare i guanti di Gollini, bravo a dimostrarsi ancora una volta reattivo. Ma il gol è nell’aria e al 59′ Dzeko lascia palla ad Florenzi in cavalcata che entra nella difesa della Dea come un coltello nel burro e buca le mani di Gollini con il suo destro. La Roma accorcia e l’Atalanta ne risente mentalmente perché inizia a subire l’iniziativa dei padroni di casa che attaccano con veemenza per ribaltare il risultato. Gasperini corre ai ripari e sferra la contromossa de Roon in mezzo al campo, successivamente l’esperto Toloi dentro per Mancini e Hateboer a sostituire un buon Pessina. La Roma tenta in ogni modo di scardinare la difesa orobica e negli ultimi dieci minuti ci riesce grazie a Manolas: il difensore giallorosso sbuca alle spalle di tutti sulla punizione battuta da Pastore e insacca riportando il punteggio in parità. Atalanta che cerca in qualche modo di agire in contropiede, ma che a 5′ dalla fine si salva grazie all’uscita del suo portiere: perfetto nel chiudere di piede il tentativo di scavetto di Schick. Cala il sipario su una partita dalle mille emozioni con il recupero magistrale di Castagne su Kluivert che salva il risultato. Un buon punto per gli uomini di Gasperini che hanno però qualcosa da rivedere in fase difensiva sui gol concessi.

Mattia Maraglio