MANCHESTER – Che peccato. Una sconfitta amara che conferma come in Champions il pane sia duro da mangiare. Vince lo United ma l’Atalanta sciupa una clamorosa occasione perché al termine del primo tempo era in vantaggio nettamente, due gol e una condotta di gara perfetta che aveva annichilito i Red Devils di casa senza pietà. Ma la partita dura novanta minuti e oltre e di conseguenza raccontiamo di una prestazione double face. Musso e Demiral sugli scudi, gli altri tra alti, primo tempo, e bassi, secondo tempo. Certo il Manchester non è una squadretta qualsiasi e, infatti, ha disputato un secondo tempo da campione. Senza scusanti. Nella città del football è sempre un piacere vedere una partita per gli amanti di questo sport cosmopolita che appassiona l’intero mondo terracqueo. L’Atalanta è già passata da questi parti ma il City degli emiri è storia recente, anche discussa. Lo United è una storia infinita, un’avventura ricca di trofei e anche di cadute, eppure i suoi popolani lo circondano sempre d’affetto. Basta vedere come l’hanno spinta verso la vittoria. Una squadra distrutta da una tragedia che è risorta in fretta. Siamo nel 2021 e anche da queste parti non mancano mugugni e dubbi, l’ultima Champions è un antico ricordo. Intanto lo United non se la passa proprio bene tant’ è vero che Solskjaer ha uno stormo di corvi dietro le spalle. Per l’occasione, dopo la figuraccia col Leicester, cambia i due mediani: Fred e McTominay al posto di Pogba e Matic, davanti un trio da brividi Greenwood, Bruno Fernandes e Rashford alle spalle di Ronaldo. Gasperini ha fede nell’Atalanta di Empoli e conferma la formazione del 4-1, ovviamente De Roon al posto di Toloi. L’organizzazione, pressoché perfetta, dei nerazzurri: attenzione e movimenti in sincronia creano non pochi grattacapi al Manchester che gioca a ritmi bassi e per evitare che i centrocampisti atalantini mantengano il possesso palla effettua solo lanci lunghi per Ronaldo, Rashford e Greenwood. Finiscono tutti in fuorigioco. L’Atalanta gioca soprattutto a destra con le incursioni di Zappacosta e un Ilicic, addirittura in mediana. Poi Pasalic costringe McTominay ad arretrare. In mezzo c’è un vistoso buco lasciato dallo United, l’Atalanta lo riempie soprattutto con Koopmeiners. Il gol nasce da un recupero di Muriel che lancia, a destra Zappacosta, pronto diagonale: Pasalic si butta, anticipa McTominay e insacca. Da non credere. L’autostima degli atalantini cresce a vista d’occhio e così conquistano il raddoppio: angolo di Koopmeiners, Demiral anticipa Maguire e McTominay ed insacca: 2-0 dopo mezzora. Si danno una sveglia i Red Devils e producono qualche iniziativa interessante, Musso non capitola. Dunque un primo tempo dove prevale l’organizzazione atalantina che ha chiuso spazi e poi li riempiti in tutte le zone del campo. Ecco la sorpresa , ma mica tanto, perché entra in campo un altro Manchester mentre i nerazzurri devono rinunciare a Demiral che lascia il posto a Lovato, subito impacciato e in difficoltà. Ronaldo and company alzano il ritmo, l’l’Atalanta arretra pericolosamente, non sa più rispondere perché gli avversari continuano ad infiammare il loro meraviglioso pubblico, spettacolo nello spettacolo, Si esalta Musso con parate decisive, poi è il turno di Zapata che qualche problema lo crea agli inglesi fino ad un errato disimpegno di Ilicic che spalanca le porte a Rashford che accorcia le distanze. L’Atalanta non c’è più. Solo Musso tiene il risultato a favore, la partita è in bilico ma pende dalla parte degli inglesi. Solskjaer ci crede, allora dentro Sancho, Pogba e Cavani, tre qualsiasi ed ecco proprio qui la differenza anche perché Miranchuk non incide e Malinovskyi fa quello che può. Arriva il pareggio di Maguire, dimenticato da Zappacosta. Si ricomincia ed è l’Atalanta a sfiorare il vantaggio su due micidiali siluri, uno dopo l’altro, di Zapata e di Malinovskyi. Fino al gol della vittoria di Ronaldo che di testa anticipa Palomino su cross di Shaw. Appuntamento il 2 novembre quando a Bergamo arrivano i Red Devils.
Giacomo Mayer