Pro Patria – Atalanta Under 23 1-0 (0-0)
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida 6; Minelli 6, Lombardoni 6,5, Moretti 7,5; Somma 6 (23′ st Vaghi 6, 5, 46′ st Piran sv), Marano 6 (23′ st Nicco 6), Bertoni 6,5, Ferri 6, G. Renault 7; Parker 5,5 (24′ st Castelli 6), Pitou 7 (39′ st Citterio sv). A disp.: Mangano, Ndrecka, Saporetti, Bashi, Caluschi, Zanaboni. All.: Riccardo Colombo 7.
ATALANTA U23 (4-2-3-1): Vismara 5,5; Palestra 6, Varnier 5,5, Del Lungo 6, Ceresoli 6; Gyabuaa 6, Awua 6 (12′ st Sidibe 5,5); Mallamo 7, Cortinovis 6 (11′ st Cisse 5,5), Capone (cap.) 6 (27′ st Italeng 6); Di Serio 6 (28′ st De Nipoti). A disp.: Gelmi, Avogadri; Berto, Mendicino, Muhameti, Ghislandi, Solcia. All.: Francesco Modesto.
Arbitro: Burlando di Genova (Pignatelli di Viareggio, Gennuso di Caltanissetta; IV Rossini di Torino).
RETE: 14′ st Moretti (P).
Note: serata fredda e ventosa, terreno in condizioni passabili. Spettatori paganti 535. Ammoniti Pitou, Minelli e Palestra per gioco scorretto, Rovida e Italeng per comportamento non regolamentare. Espulso Frezzolini (preparatore dei portieri giovanili Atalanta) per proteste al 48′ st. Occasioni da gol 5-9, tiri totali 8-10, parati 1-3, respinti/deviati 5-2, legni -2. Corner 3-5, recupero 3′ e 6′.

Busto Arsizio – Una spizzata di Lombardoni sul primo palo dall’angolo di Pitou da sinistra, Vismara-Varnier che si ostacolano e la doppia V non è una vitamina, Pro Patria vincitrice in tuffo di testa di corto muso grazie a Moretti a 300 giorni dall’ultimo successo interno che latitava dal 2-0 al Vicenza il 5 febbraio scorso. L’Under 23 dell’Atalanta, che nel primo tempo vede la porta con Di Serio e nel secondo con Mallamo da fermo e Palestra invero con un cross a rientrare insidioso il giusto, a una settimana dal ko interno patito col Mantova bissa l’impresa al contrario allo “Speroni” uscendone con la ossa rotte. Allontanato nel finale il tecnico Modesto, si resta a quota 23 al settimo posto con una partita da recuperare, l’apripista del calendario decembrino residuo martedì 5 (ore 16.15) a Caravaggio contro la Triestina (quattordicesimo turno, questo era il sedicesimo): l’anno e il girone d’andata si chiudono col trittico Padova-Pro Sesto-Arzignano, in rigida alternanza casa-trasferta, due sabati (16.15 e 18.30) e venerdì 22 (18.30).
Facciamo rewind cominciando dall’avvio della ripresa, il vero e unico dei due tempi degno di essere visto, essendo stato noiosetto il primo, interrotto da pochissimi e fiochi lampi. Al 2′ il legno numero 1 del fantasista, stasera trequartista di destra, nell’asse con Palestra in cui interferisce Di Serio, lo stesso e il solo liberato al destro a incrociare a 22′ dal kick in off nell’impostazione a tre Cortinovis-Mallamo-Capone: Rovida devia in punta di falangi dove la porta è ben protetta dalla struttura. Al 65′ complessivo (2′ di recupero prima dell’intervallo), l’altro, di seconda, su rimessa laterale di Palestra che all’alba dell’ottantacinquesimo ci proverà in modo poco convinto, ovvero persuaso di averla allungata per un compagno che non c’è, materializzandosi soltanto tuffetto e presa coi guanti. Poco prima del secondo legno di Mallamo, il destro in caduta di Sidibe fermato dall’ex Renault sull’angolo mallamiano da sinistra; al 71′, la girata di controbalzo dell’ex AlbinoLeffe e Villarreal Castelli, direttamente dal secondo tiro dalla bandierina di Pitou lisciato da tutti, staccata dal sette dal reattivo (altrove no…) portiere nerazzurro.
Non sono mancati, ovviamente, i down, primo fra tutti forse al 13′ dal rientro dal tunnel quando l’atalantino meno fortunato erige la diga su Pitou, che si gira sul doppio servizio Renault-Bertoni dalla mancina. Taccuino invece sbiaditissimo per i 45 giri di lancetta più 2 che hanno preceduto il tè caldo. Al 2′ il futuro match winner stoppa Di Serio, favorito dal velo di Mallamo su palla dentro di Capone; un quarto d’ora più tardi, il terminale unico, innescato in verticale da Cortinovis, si fa recuperare dall’onnipresente Moretti in scivolata per il primo corner della partita e al 28′, per i locali, ecco l’ascensore di Parker chiamato dal francesino di Desio cresciuto a Zingonia. Si rimane a quota 23 dopo la sesta battuta d’arresto su 15 giornate giocate finora, sempre in zona playoff: 18 gol fatti, altrettanti subìti, terza senza segnare.