L’ipse dixit al gong, ai microfoni di Rai Sport, rende merito all’atalantino in campo.
“Abbiamo lottato fino alla fine in inferiorità numerica, ma dobbiamo essere orgogliosi di aver venduto cara la pelle. Non dobbiamo essere scontenti, perché abbiamo dato tutto. Sono episodi che nel calcio capitano: eravamo partiti con l’idea di dimostrare di essere una squadra forte e l’abbiamo fatto nel migliore dei modi. Non cerco alibi, se si perde è anche merito dell’avversario”.
Finalmente saranno vacanze anche per Matteo Ruggeri, ma il mancino di Zogno dell’Atalanta e dell’Italia Under 21 ne avrebbe fatto volentieri a meno. Anche perché l’arbitro dei quarti di finale di Euro Under 21 contro la Germania, il lituano Manfredas Lukjancukas, fiscale a senso unico, ha ridotto gli azzurrini in nove a Dunajska Streda indirizzando il match dall’ottantesimo in avanti. Una battaglia durata 131 giri di lancetta di cui 88 giocati dall’unico nerazzurro in campo.
Minuto 57, il lancio basso a sinistra (QUI) per la convergenza del matchball di Luca Koleosho è proprio del 2002 valbrembanino, alla seconda specialità degli Europei Under 21 in Slovacchia dopo l’assist a Baldanzi con la Romania all’inizio del girone. Palo-gol, e stavolta in palio c’era la semifinale di mercoledì 23 a Kosice con la Francia, raggiunta però dal Mannschaft.
Ruggeri torna titolare dopo aver fatto il cambio nel finale a Turicchia contro la Spagna, gioca a sinistra a tutta fascia come nella Dea nel 3-4-2-1 e svolge egregiamente il suo compito. Di là, il figlio d’arte Nicolò Tresoldi (in campo 62 minuti), con papà Emanuele mancino difensivo o di fascia per 29 volte nerazzurro dal ’92 al ’96 sotto Giorgi, Lippi e Mondonico, e l’ala sinistra mobile Woltemade capitano dalle parti di Ghilardi e Coppola, mentre l’atalantino tiene a bada Gruda, a destra nel tridente dell’oriundo selezionatore tedesco Tony Di Salvo, e dal 62′ tendenzialmente il suo sostituto Knauf, anche se poi il 2-1 altrui arriva dal suo lato da Weiper.
Nel primo tempo, al 5′ Koleosho conclude centralmente su invito dell’altro trequartista Fabbian, mentre al 31′ Gnonto in spaccata volante calcia dritto e fuori sull’uscita a viole del portiere Atubolu per anticipare Zanotti, l’altro quinto del ct Carmine Nunziata. Al 32′ lo zognese spazza col piede debole su borseggio pericoloso di Collins a Koleosho in ripiegamento dopo il doppio rimpallo sullo stesso Tresoldi, a dieci dalla pausa il portiere Desplanches chiude su Nebel.
Nella ripresa, in attesa di servire l’apripista tricolore, al 9′ Ruggeri duetta con Koleosho ma viene anticipato da Reitz che di mestiere fa la mezzala destra. Al 22′ l’estremo azzurrino risponde all’inzuccata di Roehl da corner, ma sulla replica dalla bandierina sinistra il mentro e 98 di Woltemade ha la meglio in stacco sul buco dell’ex ragazzo di Zingonia Cher Ndour (2004, dai 9 ai 16 anni) e sul ritorno di Coppola un po’ in ritardo. Al 29′ ancora Matteo crossa a rientrare col destro ma il colpo di testa di Prati, comunque respinto, è vanificato da un (molto) presunto fallo in mischia di Zanotti.
Poi, i fuochi d’artificio a livello disciplinare bruciano le dita ai Nunziata-boys, supervisionati dall’accompagnatore e dal ct della Nazionale senior, Gigi Buffon e Gennaro Gattuso alla MOL Arena. Gnonto a una decina dal novantesimo non controlla il tackle su Ronsenfelder e lascia i suoi sotto di un uomo. Al 42′ completa la rimonta Weiper che al volo all’incrocio fa secco anche il bergamasco su cross di Roehl spizzato dall’autore del pari. Sostituito lo stesso Ruggeri da Pisilli, ecco prima del recupero il doppio giallo anche per Zanotti, arrabbiatosi per una spinta del firmatario del 2-1, così forte da sbatterlo oltre la linea laterale di due metri, non sanzionata dal pessimo direttore di gara.
Al sesto di recupero, con due addizionali, Ambrosino di Bruttopilo, sostituto di Ndour, premia il fallo guadagnato da Prati piazzandola sotto l’incrocio a un metro dalla lunetta. Nei supplementari, Desplanches in colpo di reni dice no a Roehl (13′), che però a un poker dai rigori fa passare la palla alla destra del numero 1 italiano a un poker dai tiri di rigore. Peccato davvero: il ciclo nella giovanile azzurra di Ruggeri si chiude alla sedicesima presenza. Ora il meritato riposo, poi dal 14 luglio sarà di nuovo Zingonia.
Si.Fo.