Brucia le tappe, Elisa. Eppure non lo diresti dalle sue parole, sempre così misurate. Arriva seconda nell’Omium alle spalle della Wild a soli diciannove anni e lei si augura che il c.t. Salvoldi possa convocarla per il prossimo Mondiale su pista.
Non è pretattica, non è scaramanzia, non è falsa modestia: è solo che Elisa Balsamo è fatta così. Da sempre. Con i suoi sogni, con i suoi traguardi da raggiungere, ma sempre nei tempi e nei modi giusti. Lo vedi dai suoi occhi, dal suo sorriso. E così ti ritrovi da un lato a dover commentare l’eccezionalità dei suoi risultati che, oggettivamente, sono completamente fuori da ogni logica e parametro comune, perché non esistono precedenti di tale portata; dall’altro lato senti di dover difendere e preservare la stupenda normalità con la quale Elisa sta vivendo tutto questo.
Elisa, partiamo dalla prova World Tour di Cittiglio: mai miglior wild card poteva essere spesa così bene dagli organizzatori. A soli 19 anni sei arrivata a 40 secondi dalla vincitrice: come l’hai vissuta?
“L’ho vissuta con grande sorpresa, non mi aspettavo di andare subito così bene. Pensavo di essere più stanca perché due giorni prima avevo corso in pista e pensavo di staccarmi in salita durante i primi giri del circuito. Invece mi sono staccata dalle migliori solo nell’ultimo giro: allo scollinamento hanno preso 50 metri e alla fine sono arrivata sul traguardo a circa 40 secondi”.
A 40 secondi insieme a due ex campionesse del mondo come Marianne Vos e Pauline Ferrand – Prevot…
“Sì, arrivare insieme a loro è stata una bella soddisfazione”.
Immaginiamo che sia stata una soddisfazione anche la gara in pista a Gand dove sei arrivata seconda nell’omnium e terza nella madison.
“Sinceramente non mi aspettavo ci fossero al via delle atlete così forti. Sono partita con l’obiettivo di fare punti e buoni piazzamenti nello scratch e nella corsa a punti per poter partecipare al mondiale. Li ho ottenuti e sono soddisfatta di questo. Vedremo se il c.t. della nazionale Salvoldi deciderà di convocarmi: per me l’importante era crearmi questa possibilità. Il mondiale su pista è il mio primo obiettivo stagionale e insieme a Davide Arzeni, il mio allenatore alla Valcar – PBM, stiamo lavorando per arrivare pronti a questo appuntamento. Speriamo nella convocazione”.
Elisa, i risultati dell’ultimo weekend sono incredibili, ma l’impatto con il mondo professionistico non è stato rose e fiori…
“No, assolutamente. Ho capito che il salto dal mondo junior al mondo professionistico è grande: ci vorrà un periodo di tempo piuttosto lungo prima di riuscire ad adattarmi del tutto alla nuova categoria, perché non è così immediato riuscire ad adattarsi ai nuovi rapporti e ai cambi di ritmo in salita”.
E ti auguriamo che tutto possa procedere al meglio per te e le tue compagne di squadra. Elisa, domenica inizia la stagione delle esordienti e delle allieve: te la sentiresti di dare qualche consiglio alle ragazze che si avvicinano a questo sport?
“Alle esordienti e allieve dico semplicemente di divertirsi e correre senza pressioni e di non ascoltare chi intorno pressioni te le potrebbe mettere. La cosa importante è creare con le compagne di squadra un gruppo di amiche, così da arrivare tranquille e serene al giorno della gara. E poi bisogna crederci sempre e correre con passione: senza la passione non si va da nessuna parte. Perché poi, crescendo, gli allenamenti sono più lunghi e duri e le gare molto più faticose. E per fare tutto questo, la passione è sicuramente la cosa fondamentale”.