L’ottavo di finale di ritorno di Champions League tra Valencia e Atalanta, ufficializzato oggi dall’Uefa a porte chiuse dopo le raccomandazioni di martedì del governo spagnolo e di ieri della Comunitat Valenciana per bocca del ministro Salvador Illa e della consigliera di sanità Ana Barcelò, ancora prima che a pelo d’erba si sta giocando sul terreno scivoloso dei rimborsi.

Sono infatti 2.377 (la capienza del settore ospiti del “Mestalla”) solo i tifosi nerazzurri che attendono nuove sul tema, rassegnatisi ormai da almeno una settimana a rinunciare alla trasferta del prossimo martedì 10 marzo per l’emergenza Coronavirus. Il club di Zingonia ha annunciato che a provvedere a quanto necessario saranno direttamente la propria travel agency ufficiale e Vivaticket, il circuito dei biglietti in vendita libera.

L’Atalanta, in particolare, rinvia i propri sostenitori alla comunicazione da parte di Ovet Viaggi nei prossimi giorni per conoscere e attivare le modalità di rimborso del pacchetto comprendente anche il volo aereo, visto che in viale Papa Giovanni XXIII non era possibile provvedere all’acquisto del singolo tagliando. I 240 che hanno comprato invece il titolo d’ingresso, annullato a tutti gli effetti di legge, in vendita libera (il 10 per cento del totale) devono soltanto attendere i tempi tecnici necessari allo storno da parte del circuito on line atalanta.vivaticket.it.