Di seguito vi proponiamo l’intervista integrale al mister della Calcense, Mauro Vertua, pubblicata sulla pagina ufficiale del club bassaiolo:

“Fondamentalmente la pandemia ha cambiato lo stile di vita di tutto, quindi non solo del calcio ma della vita quotidiana e della socialità e tutto ciò che ne consegue. Mi auguro che la ripresa della società e del calcio riporti questa socialità che è mancata e che dia la possibilità a tutti di rendersi conto di quelli che sono i valori importanti che sono venuti a mancare in questo anno e mezzo”.

Durante la breve ripresa di agosto-settembre scorso, “le quattro squadre incontrate tra coppa e campionato non si erano dimostrate superiori a noi, nonostante due di queste si erano dichiarate per il salto di categoria. L’estate scorsa avevamo lavorato per sistemare le lacune che erano emerse nella stagione precedente e credo che era stato fatto un discreto lavoro che poteva essere portato sul campo. Credo che la squadra potesse essere competitiva per stare nei piani alti della classifica. Una buona squadra lo eravamo sicuramente. Quest’anno lavoreremo ancora più sodo per colmare le lacune che erano rimaste, cercando di inserire qualche giocatore che possa darci una mano nel corso della stagione. Ho già dato indicazioni alla società che ha dimostrato tutta la sua disponibilità per crescere ancora. Mi auguro che il percorso intrapreso due anni fa, seppur rallentato da queste vicissitudini che esulano dal discorso sportivo, vada avanti con convinzione e siamo fiduciosi di poter fare una grande stagione appena si potrà ripartire. Mi manca l’emozione della domenica, l’adrenalina della partita, la rabbia, la gioia, il post partita, le soddisfazioni che ti danno i ragazzi, quando fanno gol, quando soffrono per non prenderlo, oltre alla socialità, perché intorno alla squadra, tra giocatori, staff, accompagnatori, girano 30 persone almeno che creano rapporti costanti! Ora son mancati questi rapporti”.

Infine, la speranza. “Mi auguro che il mondo sportivo possa ripartire e non fermarsi più. Veniamo da un periodo di sosta lunghissimo che lascerà a tutti delle scorie. Per la vita invece auguro a tutti di poter tornare a fare le cose che tutti facciamo con gioia e di poterle fare senza restrizioni particolari”.