Povero Mattarella, chissà quanto è all’ostia in questo momento davanti alla sua minestrina, la fettina di prosciutto cotto e la mela gialla della Val di Non. A ottanta e passa anni voleva solo riposare, mettersi a guardare tre cantieri al giorno, passare i pomeriggi a spararsi un paio di bicchieri di Barbera al circolo con la manciata di amici ancora in vita, andare all’Iperal a fare la spesa confrontando i prezzi con quelli dell’Esselunga, vedere “C’è posta per te” sul divano con i nipoti, sotto una bella copertina rosso fuoco dell’Ikea. Invece gli tocca un’altra volta sto casino, le liti tra i leader dei vari partiti, i viaggi in Cina, la diplomazia in Russia per una dozzina di etti in più di metano. L’Italia non è un Paese per vecchi (ma manco per i giovani e neppure per quelli di mezza età).
Matteo Bonfanti