Un’ora e mezzo di lectio magistralis in tema di formazione di giovani calciatori e metodologie di allenamento. Maurizio Viscidi, durante la trasferta della prima squadra in Polonia, ha reso visita e anche omaggio all’Accademia Favini-Vedrai Lab da coordinatore delle Nazionali Giovanili azzurre: “L’Atalanta è la società che ci dà il maggior numero di giocatori per tutte le selezioni dell’Italia e con il direttore Roberto Samaden c’è un grande rapporto di stima e collaborazione da più di venti anni – il messaggio filtrato dai canali ufficiali nerazzurri -. Al centro del nostro lavoro, ricordiamocelo, c’è il singolo, il giocatore: ce ne servono di decisivi negli ultimi 25 metri per le qualità tecniche. Si formano calciatori in funzione della squadra”.

Dal Centro Sportivo Bortolotti, dall’inizio della stagione corrente, ben 21 convocati (stage esclusi) dall’under 15 all’Under 21 comprese. Nell’ora e mezza d’incontro-lezione ad allenatori e dirigenti (presenti anche il vice responsabile del settore Giancarlo Finardi e il responsabile tecnico dell’attività agonistica Alex Pinardi), Viscidi, che ha avuto in dono la maglia di Giorgio Scalvini, ci ha tenuto a mandare segnali a tutti i vivai nazionali. “Abbiano bisogno di giocatori che con i dribbling, con le triangolazioni, con dei movimenti di tecnica importanti siano in grado di fare la differenza, perché è di questi giocatori che c’è sempre più bisogno. È un problema di metodologia, perché ci preoccupiamo sempre di come gioca la squadra, meno di come gioca il singolo. Spesso, invece, si allena la squadra per vincere le partite”.