Il viaggio lungo l’Europa continua. L’Atalanta supera con grandi meriti lo Sporting, seppur di stretta misura, al termine di una bellissima partita con il punteggio in bilico fino al quarto minuto di recupero. Solo due gol ma i nerazzurri avrebbero meritato un risultato più vistoso e hanno rischiato addirittura la beffa nel finale ma Musso si è opposto con un’uscita perfetta sventando il pallonetto, magari presuntuoso, di Paulinho. Sarebbe stata un’esagerazione perché lo Sporting ha sì giocato a calcio ma non ha prodotto granché dalle parti dell’area atalantina. Un successo che permette all’Atalanta almeno un altro paio di serate di Europa League e adesso i pronostici saranno tutti complicati, sono rimaste le migliori del torneo. L’uno a uno di Lisbona ha proposto una partita di ritorno da prendere con le molle. Se l’Atalanta ha dominato e colpito tre pali, lo Sporting ha risposto in modo adeguato, insomma un pronostico difficile. Eppure si poteva prevedere una partita all’insegna del bel gioco, infatti sia la Dea che i leoes lusitani fanno sempre un bell’effetto alla vista degli appassionati di questo gioco. La formazione nerazzurra accede ai quarti per la quinta volta della sua storia mentre lo Sporting ci ha superato solo una volta nell’ottobre del lontano 1964, poi solo sconfitte o pareggi inutili, non solo ma quando viene a giocare in Italia non riesce mai a battere un’avversaria che risiede sulla penisola. D’ora in poi nei lugubri sotterranei dell’Alvalade faranno gli scongiuri se dovranno affrontare un’italiana. Gasperini presenta a sorpresa Bakker, in difficoltà e poi sostituito da un ottimo Zappacosta, e mantiene il tridente dell’andata: Miranchuk-Scamacca-Lookman, Amorim schiera la formazione titolare, a parte l’influenzato Morita. Insomma si vuole vincere, nascondendo momentaneamente sotto il tappeto gli impegni futuri. La Curva Pisani avvisa tutti che l’Atalana non sarà lasciata “mai sola”, grazie ad una spettacolare coreografia. Non passano nemmeno tre minuti che l’Atalanta costruisce una palla gol veramente golosa: Ederson allarga a Miranchuk, perfetto assist per Scamacca che si presenta davanti a Israel ma gli tira addosso. Si spera che non ci si debba pentire nel futuro della partita. I movimenti degli atalantini sono veloci ed efficaci, De Roon su Gonçalves e Ederson su Hjulmand sono i primi duelli, poi a centrocampo si cambia spesso ma è Miranchuk ad illuminare la manovra offensiva con la collaborazione di Scamacca che, gol fallito a parte, vince i contrasti ed apre il gioco, dall’altra parte i portoghesi innescano le loro offensive affidandosi ad Edwards ma soprattutto a Gyokeres tenuto a bada con una certa difficoltà da Hien. C’è un colpo di testa di Djimsiti che colpisce la parte superiore della traversa, l’Atalanta continua ad attaccare e lo Sporting risponde con palleggi palla a terra efficaci ma Musso non corre pericoli, aiutato anche da un salvataggio di Kolasinac, ottima prestazione, che rimedia ad un errore di Djimsiti. A sorpresa lo Sporting va in vantaggio: Pedro Gonçalves costruisce uno scambio con Gyokeres, lo svedese gli concede l’appoggio e il portoghese conclude a rete, dimenticato da Ederson. Vantaggio a sorpresa. L’Atalanta reagisce ma Holm effettua un tiretto per Israel. Il secondo tempo s’incendia immediatamente con il gol del pari di Lookman, dopo trentanove secondi. Ederson cross, Miranchuk di testa in tuffo, da sinistra l’anglo-nigeriano insacca. Comincia un’altra partita. L’Atalanta non si accontenta e scatena l’offensiva, così arriva il 2-1: Ederson per Scamacca, appoggio a Miranchuk che apre in mezzo, Scamacca brucia St. Juste e porta in vantaggio i nerazzurri. Manca mezzora ma l’Atalanta tiene e patisce un po’ negli ultimi minuti ma si nota anche Musso con la paratona decisiva su Paulinho. Adesso ci si misura con Liverpool, West Ham, O. Marsiglia, Benfica, Leverkusen, Roma e Milan.
Giacomo Mayer