Chiedo scusa ai lettori se scrivo in prima persona ma si tratta di un’occasione speciale. Dunque, come tutti i più importanti giornali (cartaceo o online) anche Bergamo & Sport sarà presente al Grimaldi Forum di Montecarlo per i sorteggi di Champions League (Sky ore 18) nella persona del sottoscritto. Che a 72 anni esordirò tra le grandi firme del giornalismo europeo. E’ vero, un piccolo assaggio l’ho pregustato nell’agosto 2017 per l’Europa League. Ma giovedì sera sarà un’altra cosa, insieme agli altri colleghi bergamaschi. Tutti esordienti. Per forza, è la prima volta che l’Atalanta accede alla Champions e quindi si potrà affermare: non sapete cosa vi siete persi. Sia per gli antenati, per i viventi e per i posteri. Già Montecarlo, per così dire, è una location particolare. Tra le capitali del lusso dove dimorano, oltre ai principi e alle principesse regnanti, ricchi. Straricchi e, senza offesa per nessuno, qualche evasore di troppo. Magari un caffè costa 3 euro e lasciamo stare un normale pranzo. La sala stampa apre alle 14 e magari l’Uefa offrirà un ospitale snack (tradotto: spuntino) in attesa dell’arrivo sul palco dei presentatori Pedro Pinto e Reshmin Chowdhury che daranno il via al sorteggio alla presenza di Hamit Altintop, ex centrocampista di Bayern, Real Madrid e Galatasaray, testimonial della finale 2019/20 in programma ad Istanbul, di Petr Cech e Wesley Sneijders, indicati come coloro che estrarranno le palline dall’urna. Se i dirigenti di Juventus, Napoli e Inter stanno già cominciando a fare gli scongiuri, Antonio e Luca Percassi saranno presenti, non certo come in una scampagnata, ma a cuor leggero perché l’Atalanta non ha problemi di gironi. Per ora non ci addentriamo nelle quattro griglie perché sono in atto ancora i preliminari e quindi solo giovedì ci sarà il quadro completo. Solo le prime otto sono certe: le tre inglesi (Liverpool, Chelsea e Manchester City), poi Barcellona, Bayern, Paris St Germain, Zenit e, ovviamente, la Juve. Scegliete voi. In attesa della soirée al Grimaldi Forum c’è ancora il tempo di gustare la vittoria di Ferrara . Che ha messo in evidenza una chiara annotazione per il futuro: anche nel 2019/20 i nerazzurri ci faranno divertire. E’ una premessa fondamentale perché l’Atalanta ha messo in mostra virtù e vizi delle passate stagioni che si declinano nel seguente modo: segnare un gol in più degli avversari. Da sempre l’ipse dixit di Gasperini. Non è la prima volta che il nostro maestro di calcio cambia assetto e pedine durante la partita. Nelle precedenti stagioni si girava verso la panchina e notava, colà seduti, giovanotti volonterosi e di belle speranze e qualche valido anziano, in questo campionato si rigira e nota gente come Muriel, Pasalic, Malinovskyi, Skrtel, Djimsiti (o Palomino o Masiello o Toloi) e Sportiello. Insomma almeno un paio di giocatori che possono svoltare, in modo decisivo, la partita. Non sarà facile in Champions ma in campionato la panchina sarà un’arma micidiale. Non saranno sempre rose e fiori ma di sicuro si vedrà un’Atalanta aggressiva perché i primi venti minuti di Ferrano hanno chiarito che la formazione nerazzurra in una tattica attendista o, se volete, conservativa funziona male soprattutto dalla difesa fino alla mediana. E non è un caso in quell’avvio di partita al limite del disastro l’unico che ha cercato di giocare e di ragionare è stato il Papu Gomez. Poi ci ha pensato Gasperini a sistemare la squadra fino all’exploit del secondo tempo, grazie ad uno strepitoso Muriel e ad un preziosissimo Malinovskyi. Per adesso siamo contenti così.
Giacomo Mayer