Ad un punto dal quarto posto, insomma di nuovo zona Champions e sempre con convinzione, sempre di più. Un’altra goleada, stavolta al Parma che si è disintegrato dopo undici minuti di gioco. I cinque gol sono stati realizzati dall’11’ al 71’, in un’ora. E anche questo è un record da considerare. Tutta l’Atalanta ha giocato con un’intensità infinita e una condizione fisica straripante. Difficile trovare la pagliuzza nell’occhio della Dea perché tutti i quattordici messi in campo sono stati degli autentici protagonisti, da Sportiello, inoperoso e mai messo alla prova dai biancocrociati, a Traorè, entrato in campo a pochi minuti dal termine. Alla vigilia, in sede di pronostici vari, sembrava una partita ostica anche per quello che aveva combinato la formazione ducale. Invece, ancora una volta spettacolo allo stato puro, gol uno più bello dell’altro . E adesso sono 48, una cifra impressionante, poi le vittorie in casa aumentano a vista d’occhio, cinque, la terza consecutiva. Manca un turno al termine del girone d’andata, sabato sera la sfida con l’Inter a San Siro mentre la Roma ospiterà la Juve. Nulla è scontato ma l’Inter è avvisata. E intanto si va avanti di 5-0 in 5-0. Anche il 2020 è iniziato con il calcio champagne e con i gol da spettacolo.
La partita si sblocca subito e il resto del primo tempo è un monologo senza interruzione con Sportiello che non ha fatto una parata che è una. Gomez, Freuler e Gosens gli autori dei tre gol, uno diverso dall’altro: quello del Papu dopo undici minuti il solito spettacolare sinistro all’incrocio dei pali, il secondo di Freuler con una verticalizzazione perfetta in collaborazione con Gomez, il terzo quasi un contropiede di Ilicic con deviazione di Alves sui piedi di Gosens e il gol è fatto. Neuatralizzato senza difficoltà Kulusevski, che comincia a capire che la fama e la gloria non sono certo un diritto acquisito. Controllato a vista d’occhio prima da Palomino e poi da Djimsiti, sempre raddoppiato dai vari nerazzurri, De Roon e lo stesso Papu, l’ex atalantino non è mai riuscito a tentare le sue galoppate anche perché le palle lunghe, anzi lunghissime erano sempre prede predilette dei difensori atalantini. L’Atalanta cambiava ritmo e andamento della partita a piacimento con improvvise accelerazioni che sgretolavano il Parma, decisamente impaurito e incapace di ribaltare il gioco. Insomma nerazzurri sempre prime sui palloni, biancocrociati in ritardo. Tutti i duelli vinti e zero pericoli. All’inizio del secondo tempo D’Aversa è corso ai ripari con l’inserimento di Inglese al posto di Sprocati. E il 4-0 ? Uno spettacolo nello spettacolo: conquista palla Muriel, allarga a Gosens a sinistra, Ilicic da destra al volo di sinistro annichilisce Sepe e infiamma lo stadio. Il 5-0? Uno slalom gigante di Ilicic nella difesa del Parma, paletto dopo paletto. E il popolo atalantino s’infiamma al ritorno di Duvan Zapata e si alza in piedi per un tripudio al Papu quando viene sostituito da Malinovskyi e poi a Ilicic, al suo posto Traorè.
Giacomo Mayer