L’Atalanta vince facile facile contro la formazione “due” del Genoa e passa ai quarti per affrontare la Juve, a Bergamo il 4 o l’11 febbraio prossimi. Il successo ampio e senza problemi è stato facilitato anche dall’espulsione di Otoa al 37’ del primo tempo, fallo da ultimo uomo su Bellanova ma in precedenza i nerazzurri, oltre al gol di testa di Djimsiti, avevano colpito la traversa con Pasalic, sempre di testa, e il palo con Maldini con una punizione al bacio. Il 4-0 è stato suggellato poi da un gran gol di De Roon, il migliore in campo, e nel finale da Pasalic e da Ahanor. In sostanza questa partita degli ottavi di Coppa Italia si è trasformata ben presto in amichevole. Un’altra considerazione, tre dei quattro gol sono stati firmati dalla “vecchia guardia”: Djimisti prima, quindi De Roon e, infine, Pasalic e per completare l’opera il gol del finale di partita del più giovane della compagnia, Honest Ahannor. Insomma la cura Palladino continua e la squadra migliora a vista d’occhio: due gol su calci d’angolo e non succedeva da tanto tempo, un inserimento a sorpresa in area e palleggi più veloci ed efficaci nel rompere le eventuali ragnatele della squadra avversaria in mezzo al campo. Si pensava ad un turnover sostanzioso, invece il tecnico atalantino ha scelto di cambiare poco: dal primo minuto in campo Sportiello, al suo esordio stagionale, Kolasinac, Pasalic e Sulemana, confermati tutti gli altri. Un motivo c’è: la Coppa Italia, vista la situazione di classifica in campionato, diventa un obiettivo importante per un futuro in Europa. Completamente diversa la situazione del Genoa. De Rossi pensa alla salvezza e ne presenta sette nuovi rispetto alla formazione che ha battuto IL Verona: Siegrist, Norton-Cuffy, Stanciu, Masini, Carboni, Ekhator e Fini. Si comincia con una leggerezza di Hien che si fa soffiare il pallone da Ekhator sulla linea di fondo, provvedono Kolasinac e Sportiello ad evitare guai. In pratica è l’unico pericolo creato dai genoani per tutta l’intera partita. I nerazzurri manovrano senza particolari difficoltà ma il ritmo è lento e permette al Genoa di tenere bene col 3-5-1-1 ma quando l’Atalanta velocizza il gioco sono guai per i rossoblu. Al 18’ cross di Zalewski, Pasalic di testa colpisce la traversa, poi l’azione continua e ancora l’ex romanista si ripete con un altro cross, Djimsiti in mezzo all’area infila Siegrist. Infortunio muscolare per Sulemana, viene sostituito da Maldini che prima colpisce il palo su punizione, fallo di Vasquez su De Ketelaere, poi lanciato da De Roon si presenta davanti al portiere genoano ma spedisce fuori. Viene segnalato un fuorigioco e quindi l’errore è perdonato. De Ketelaere, sempre attivo, appoggia a De Roon, lancio per Bellanova che se ne va tutto solo inseguito da Otoa, ultimo uomo, che lo stende senza ritegno. Perri non ha dubbi e lo espelle. Nel secondo tempo subito il raddoppio con De Roon che dal limite, assist di Maldini, batte il portiere. Poi quasi solo accademia fino al gol di Pasalic e a quello di Ahanor. Al fischio finale tutti felici e contenti: Sportiello inoperoso, Kolasinac un rientro di sostanza, Pasalic un gol, una traversa e movimenti in mezzo al campo di qualità, peccato per Sulemana ma Maldini è stato più vivace che in altre occasioni, si sono rivisti Ahanor, Bernasconi, Brescianini e Samardzic. Dei soliti noti Scamacca non ha segnato ma ha lottato fino alla fine, anche un assist involontario sul gol di Pasalic, De Roon e Djimsiti rinati, De Ketelaere un’ossessione per la difesa genoana, Zalewski propositivo con i suoi cross efficaci e anche decisivi, Bellanova non sempre lucido e Hien senza problemi, a parte la sbavatura iniziale.
Giacomo Mayer
giovedì 4 Dicembre 2025

