Una scintilla che deve scoccare. Per vedere, di nuovo , l’Atalanta dei tempi d’oro, perlomeno. E’ quello che si augura Raffaele Palladino a poche ore dal suo esordio in Champions alla guida di una squadra che, fino alla scorsa estate, era considerata uno spauracchio, più o meno, nel panorama europeo. Sarà così ? Lo sperano ardentemente i tremila bergamaschi che stanno arrivando, con tutti i mezzi, a Francoforte. La capitale dell’Assia è al centro del mondo, uno snodo politico, economico e culturale che avviluppa sia Occidente che Oriente. La sede della BCE, della Borsa, la terza per affari, dell’aeroporto, punto di riferimento per arrivi e partenze del pianeta terracqueo, della Buchmesse, la fiera del libro più qualificata per editori, scrittori e lettori. Senza dimenticare il “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, il quotidiano che un peso politico specifico non solo in Germania. E’ la città di Goethe,di Adorno, di Gunter Grass, di Erich Fromm e di Anna Frank. Doveva essere la capitale della Germania rinata dalle macerie del nazismo, ma Konrad Adenauer preferì la più modesta Bonn. Quindi per l’Atalanta tanti motivi, seppur extracalcistici, per non sfigurare. Del resto, durante la conferenza stampa, le parole di Raffaele Palladino e di Gianluca Scamacca non lasciano dubbi: sarà una squadra coraggiosa, pronta alla lotta. Magari come al Vélodrome di Marsiglia. Affrontare l’Eintracht, dal tedesco “Concordia”, è come ritrovarsi tra amici di vecchia data, almeno sugli spalti del Waldstadion. In campo il clima, per forza di cose, sarà meno amichevole: l’Atalanta vuole entrare di corsa nelle posizioni di classifica che contano, prima degli ultimi tre confronti (Chelsea, Athletic Bilbao, Union S.Gilloise), mentre “Die Adler” vogliono abbandonare la scomoda poltrona, solo quattro punti, prima dell’avio della quinta giornata sono al numero ventitré in classifica. Quindi in bilico. Palladino non si è sbilanciato sugli undici d’avvio. Come di prammatica ha detto che giocherà la miglior formazione a sua disposizione con una mezza ammissione: “Giocherà Scamacca?”. Ha risposto “Forse sì”. In difesa, davanti a Carnesecchi, è possibile Kossounou dal primo minuto con Dijmsiti e Hien, laterali Zalewski e Bellanova, in mezzo Ederson e De Roon, attenzione anche a Musah, poi il tridente De Ketelaere, Scamacca, Lookman. Topmoller dovrebbe schierare la squadra col 4-3-3 ma sono probabili aggiustamenti in mezzo al campo. In porta Zetterer, quindi Kristensen, Koch, Theate e a sinistra l’americano Nathaniel Brown, a centro campo Chaibi, Mo Daoud e uno tra l’ex stella Mario Gotze, anni 33, e Ellyes Skhiri, in attacco il giapponese Doan, Knauff e Jonathan Burkardt, otto gol in campionato e tre in Champions.
Da Francoforte, Giacomo Mayer
mercoledì 26 Novembre 2025

