Un quesito s’aggira in Bergamo e provincia: l’Atalanta è tornata macchina da gol come ai bei tempi di recente memoria? Stando alle cifre parrebbe di sì. Dodici gol in campionato, cinque in Coppa Italia, otto nelle quattro amichevoli internazionali così distribuiti: sei di Hojlund, cinque di Lookman, due di Boga e di Koopmeiners, uno a testa di Zapata, Zortea, Pasalic, Ederson, Scalvini e un’autorete di Ampadu provocata dalla coppia Muriel-Hojlund. Di contro, ne ha subiti dieci. Sicuramente la differenza della prima parte della stagione sta nell’esplosione di Rasmus Hojlund che si è ritagliato, a suon di gol e di prestazioni, il posto fisso di centravanti della Dea mentre Zapata è sempre di più alle prese con infortuni muscolari. Ma non solo il danesino perché l’altra sorpresa si chiama Boga che, nel giro di poche settimane, ha finalmente mostrato le sue qualità di sprinter e slalomista efficace da sinistra al centro, doti che avevano permesso il suo acquisto dal Sassuolo. Dopo un’annata di pene e delusioni ecco la conferma. E’ tornato anche Ademola Lookman, già autore di undici gol, nove in campionato e due in Coppa Italia. Insomma Boga-Hojlund-Lookman rappresentano in campo un tridente micidiale, uno a sinistra, uno a destra e un altro in mezzo, ovviamente supportati da centrocampisti e esterni, sono armi contundenti che lacerano le difese avversarie. Mai visti così tanti nerazzurri nell’area avversaria. Nicola prima e Gotti poi, ma anche Thiago Motta a Bologna, hanno cercato di battere l’Atalanta affrontandola a campo aperto, hanno raccolto solo delusioni seppur in partite tatticamente differenti. Alla vigilia della trasferta di Torino dove i nerazzurri affronteranno la Juventus è un ottimo biglietto di presentazione. Sembrava strano fino a qualche tempo fa, adesso la partita in casa sabauda è diventata una sfida Champions considerata la posizione di classifica delle due contendenti. E almeno domenica sera, poi si vedrà, questo è il vero significato della partita. Sei squadre nello spazio di quattro punti vuole dire aver riaperto la corsa verso la Champions quando sembrava appannaggio, Napoli a parte, di Milan, Inter e Juventus. Fino a qualche tempo le trasferte in casa bianconera erano sofferenze e patimenti, poi lentamente ma inesorabilmente l’inversione di tendenza che ha portato, nella scorsa stagione (sabato 21 novembre 2021), al tanto agognato successo, dopo trentadue anni di pene, grazie al gol di Duvan Zapata. Al termine di quella partita la Dea si era portata a più sette sui bianconeri. E’ acqua passata. Oggi è l’Atalanta che rincorre la Juve e il margine è colmabile. I nerazzurri non hanno avuto problemi ad infilare lo Spezia (5-2), la Juve ha faticato non poco a battere (2-1) il Monza, c’è voluta l’invenzione di Chiesa nel finale. I bianconeri, del resto, reduci dalla debacle di Napoli, non hanno bisogno di ulteriori passi falsi, certo si trovano di fronte un’Atalanta in gran forma, ricca di una solida condizione fisica, e vogliosa di continuare a mietere successi in trasferta. Lo ricordiamo: nove parte, sei vittorie, due pari e una sconfitta, solo il Napoli ha fatto meglio. Vedremo gli schieramenti e siamo curiosi di verificare se Gasperini riproporrà il 3-4-3 anche in casa juventina.
Giacomo Mayer