Atalanta-Milan 5-0. I nerazzurri chiudono l’anno mirabile 2019 come l’avevano aperto lo scorso mese di gennaio: 5-0 a Frosinone, 5-0 al Milan nel frattempo 81 gol realizzati (solo in Serie A), il terzo posto dello scorso campionato, la Champions con gli ottavi di giocare. E per adesso ci fermiamo qui. Che aggettivi per questa squadra? Meravigliosa, sontuosa, spettacolare, magnifica, superlativa, stratosferica, immensa, invincibile, infinita, indomabile. Insomma ciascuno di noi usi l’aggettivo che più gli piace e di sicuro andrà bene. E la partita? Dominata dal primo minuto all’ultimo senza pause, senza pericoli e con una forza d’urto inaudita. E di fronte c’era il Milan, appunto, e non la squadra ciociara dello scorso gennaio. Intanto, tanto per chiarire come si siano svolte le faccende in campo vale la pena ricordare il lavoro in porta di Gollini. Disoccupato dal primo al minuto novantuno, con un solo problema, non farsi abbagliare dal sole e per questo ha usato il cappellino. Ma perché queste quisquiglie invece dell’analisi della partita? Semplice, l’Atalanta ha distrutto il Milan subito dall’inizio e ha costruito lo spettacolare successo, minuto dopo minuto, con una condotta tattica e tecnica perfetta. Ancora una volta Gasperini ha incartato con le sue mosse il tecnico avversario. Il primo quarto d’ora da urlo con Donnarumma già protagonista di una paratona su Ilicic dopo 34 secondi di gioco. Poi le disposizioni tattiche con Ilicic a destra, Papu Gomez a sinistra a far venire il mal di testa al fischiatissimo Conti, Malinovskyi un po’ finto nueve, un po’ centrocampista aggiunto e anche Bennacer col mal di testa, le percussioni di Castagne e soprattutto di Gosens coperti alle palle da De Roon e Pasalic, pronti a non sbilanciare la squadra nerazzurra e i tre dietro sempre efficaci con Palomino, Dijmsiti e Toloi che hanno annichilito Leao, Suso e Calhanoglu mentre, in mezzo per il Milan, Bonaventura spaesato e senza un compagno affidabile. Eppure dopo lo strepitoso gol di Gomez, tunnel a Conti e siluro sotto la traversa, il Milan sembrava entrare in partita, tenendo diligentemente il campo. Ma niente più. Solo altre due parate di Donnarumma. Nel secondo tempo la furia Atalanta si scatenava: al 16’ Malinovskyi apriva a Gosens, rasoterra e Pasalic , tenuto in gioco da Calabria, raddoppia. Neanche un minuto e il 3-0: la coppia Malinovskyi-Pasalic imbecca Ilicic che salta Calabria e Musacchio infilando Donnarumma. Poi il gioiello di Ilicic autore del 4-0 e anche Muriel, entrato al posto dello sloveno, subito in gol su lancio millimetrico di Malinovskyi, dopo aver sbeffeggiato Musacchio. Solo un gran Donnarumma bravissimo ad evitare il 6-0 su tiro di Castagne. Questa è gioia allo stato puro per il popolo nerazzurro che può festeggiare il Natale e il Capodanno esaltandosi. E dopo questo 5-0 anche Guardiola non parlerà più del dentista ma dell’anatomopatologo.
Giacomo Mayer