SALERNO – Missione compiuta ma rischiava di diventare impossibile. L’Atalanta vince di misura con la Salernitana e aggancia la Roma in classifica, aspettando lo scontro diretto di domenica sera. Un successo più complicato rispetto all’attesa perché tra i nerazzurri sono affiorate fatiche fisiche e stress mentali ma anche un’avversaria, già retrocessa, senza stimoli e in via di liquidazione, può creare grattacapi. Tra tutti uno: Loum Tchaouna, giovanotto ciadiano naturalizzato francese, anni 20, scuola Rennes, che ha segnato il gol del vantaggio ed ha creato scompiglio nella difesa atalantina con i suoi tiri e le sue progressioni improvvise. Certo, l’Atalanta è di caratura internazionale, come si sa, e quando si sveglia dal torpore, magari grazie ai cambi, si trasforma in formazione micidiale. E così è stato. Al bel gol di Tchaouna, hanno risposto, nel secondo, Scamacca e Koopmeiners. I soliti del gol in maglia nerazzurra: l’attaccante è a dieci gol in campionato, diciassette complessivi, l’olandese è il capocannoniere della squadra con dodici gol. Eppure si era messa maluccio con l’imprevisto vantaggio dei padroni di casa. Ma andiamo con ordine. Gasperini, che festeggia 300 panchine, cambia poco: in difesa ripropone a sorpresa De Roon, lasciando in panchina il diffidato Djimsiti, insieme a Scalvini e a Hien, laterali Hateboer e Zappacosta, in mezzo Ederson e Pasalic, poi il tridente Miranchuk-Scamacca-Lookman. Colantuono fa di necessità virtù. Il ritmo è lento ma il pallone è sempre tra i piedi dei giocatori atalantini, che hanno subito un’occasione per indirizzare nel migliore dei modi la partita ma il tiro di Miranchuk termina fuori d’un soffio. Alla fine il dominio della Dea sfiorerà il settanta per cento. Ma comandare il gioco senza riuscire a segnare può valere poco ed infatti la Salernitana, a sorpresa, passa in vantaggio: De Roon sbaglia la chiusura su Vignato con Pasalic e Ederson che lasciano varchi aperti e allora ecco l’assist per Tchaouna che lascia alle spalle Scalvini ed infila Carnesecchi. Un kappao imprevisto che complica le aspirazioni dei nostri beniamini. E’ sempre l’Atalanta con il pallone tra i piedi ma i movimenti sono lenti e prevedibili: Ederson e Paalic sonnecchiano, Scamacca è super controllato, tocca a Lookman rendersi pericoloso ma la sua conclusione esce di poco. Scatta l’allarme quando Tchaouna sfiora il raddoppio con Carnesecchi che spedisce in angolo. Gasperini decide una mezza rivoluzione: dentro Ruggeri per uno sbiadito Scalvini, Koopmeiners al posto di uno sbadato Ederson e De Ketelaere per l’evanescente Miranchuk. E’ tutta un’altra storia. Koopmeiners fa immediatamente valere le sue virtù calcistiche: prima pennella un cross per la testa di Pasalic, sponda per Scamacca che pareggia, poi su azione di calcio d’angolo sfrutta un lungo batti e ribatti e da fuori area fulmina Fiorillo. Tutto in centoventi secondi. Finalmente il clan atalantino tira un sospiro di sollievo anche se Hateboer si immola su tiro di Weissman e il solito Tchaouna spaventa la difesa. Lookman sfiora il 3-1 e poi cede il posto a Touré, quindi Djimsiti rileva Scamacca. Tutto bene quel che finisce bene. Ci aspetta il Marsiglia.

Giacomo Mayer