E’ un altro pareggio ma l’Atalanta ha cercato in tutti modi di vincere dominando per lunghe fasi e creando occasioni da gol piuttosto nitide. Il Milan ha trovato il vantaggio con un’autorete di Ederson su tiro di Ricci, ha subito il pari di Lookman e ha gestito la partita rischiando di soccombere. I meriti vanno ascritti alla Dea che, seppur a folate e a sprazzi, si è gettata anima e corpi nell’area rossonera sempre presidiata da almeno sei-sette rossoneri. Atalanta nemmeno lontanissima parente di quella vista a Cremona. I nerazzurri, subito il fortunoso gol milanista, hanno reagito alla sfortuna e in breve tempo hanno preso d’assedio l’area di Maignan. Minuto dopo minuto l’Atalanta attaccava, teneva il pallone, fraseggiava, magari troppo in orizzontale, tentando di trovare un pertugio per infilarsi, un pallone buono per offendere la porta milanista. Se a Cremona Pasalic aveva disputato una partita da dimenticare, questa volta per oltre un’ora ha condotto il gioco , ha creato assist, tra cui quello del gol, e non ha avuto problemi di sudditanza di fronte al connazionale Modric. A sostenere i suoi movimenti Ederson, più continuo del solito, e Brescianini, che al 20’ ha sostituito capitan De Roon, svelto a dare vita alle azioni offensive. Così è nata la rete di Lookman e almeno un altro paio di palle-gol mentre i rossoneri faticavano a contenere l’assalto atalantino. Juric ha riproposto in difesa Kossounou e Ahanor insieme a Hien, laterali Zappacosta, uno dei migliori in campo, prima a destra e poi a sinistra, e Bernasconi, in mezzo Ederson , De Roon, poi Brescianini, e Pasalic, in attacco Lookman e De Ketelaere. Allegri ha presentato la formazione di venerdì sera, poi nella ripresa ha mandato in campo Nkunku per Leao e Loftus-Cheek per Gimenez, uscito per infortunio. In panchina c’erano solo cinque giocatori di movimento.
L’inizio di partita ha una piega maldestra per gli atalantini: su calcio d’angolo Ahanor di testa rinvia fuori area, Ricci effettua un tiretto che Ederson devia e inganna Carnesecchi. L’Atalanta non perde coraggio e assume la leadership del campo, guidata da Pasalic e da Lookman desideroso all’infinito di segnare il primo gol stagionale. Il dominio è pressoché univoco, forse un fraseggio in orizzontale non sempre efficace, e Maignan vede aumentare il suo lavoro. E allora ecco il colpo di Ahanor fuori di poco su cross di De Ketelaere, quindi Ederson, assist di Pasalic, cerca di impegnare Maignan ma ci vuole ben altro per affondare il portiere francese, e ancora gran diagonale da destra di Zappacosta uscito di poco e la palla-gol di Pasalic per Ahanor che, solo soletto, a porta spalancata spedisce in Curva Morosini. E’ un vero peccato dilapidare tante belle occasioni. Finalmente il pari: CdK da destra appoggia a Pasalic che smista a Lookman, il tiro fulmina Maignan. E’ il gol del pari, è il primo gol della stagione per il nigeriano, epilogo di un’estate tormentata (eufemismo). Il primo tempo sancisce il 61% di possesso da parte dei nerazzurri e l’inconsistenza offensiva del Milan tant’è vero che nel secondo tempo i rossoneri si presentano senza Leao. Comunque il lungo dominio atalantino fa ben sperare per la seconda frazione. Invece i nerazzurri non riescono a mantenere lo stesso ritmo e resta l’equilibrio tattico senza subire pericoli. E’ comunque solo l’Atalanta a creare i presupposti per il successo: un gran tiro di Zappacosta viene deviato sopra la traversa dal portiere rossonero, poi Gabbia salva su un’incursione di Musah. Certo un’incursione di Saelemaekers stava spaventando la Dea ma il belga ha cercato il passaggio a Loftus-Cheek e anche Nkunku poteva creare problemi. Troppo poco. Insomma Atalanta promossa a pieni voti, difficile trovare un nerazzurro insufficiente. Elogi sperticati per Pasalic, Lookman e Brescianini. Per il capolavoro manca sempre la pennellata d’artista.
Giacomo Mayer
mercoledì 29 Ottobre 2025

