Si segna, due gol uno più bello dell’altro, soprattutto per costruzione, non se ne prendono e il successo è assicurato. L’Atalanta con questi dettami tecnici sconfigge l’Udinese e continua, incessantemente, la sua scalata, adesso è quarta in attesa di Lazio-Napoli e Fiorentina-Inter. Ma è soprattutto la prestazione dei nerazzurri che desta ammirazione e permette al popolo atalantino di sognare. Primo tempo di dominio quasi incontrastato, secondo tempo di puro controllo della partita senza correre rischi. Non è un caso, anche se i dati bisogna esaminarli senza enfatizzare, che il possesso sia stato del 59% contro il 41% per la squadra friulana. Sono principalmente due i protagonisti della vittoria: Charles De Ketelaere e Alexey Miranchuk. Il belga è stato l’ispiratore assoluto delle manovre offensive con assist decisivi, il russo ha realizzato il primo gol e ha creato scompiglio alla difesa dell’Udinese. Un po’ meno Scamacca, pur essendo l’autore del 2-0 al termine del primo tempo. Ma torniamo ai due beniamini dell’attacco. Ecco, CDK largo a sinistra, ben sostenuto da un ottimo Ruggeri, quando prendeva il pallone lo giocava con leggerezza e precisione e tocchi che annientano gli avversari, non solo ma essenziale anche nei recuperi, insomma un attaccante moderno che si esalta e esalta la squadra; Miranchuk a destra, anch’egli gode della collaborazione di un esterno, vale a dire Holm, sempre efficace sullo stretto, svelto a muoversi ed a creare la superiorità nell’area avversaria, oltre ad essere in grado di finalizzare. Con due attaccanti così i sogni di gloria non sono affatto proibiti. Scamacca ha realizzato un gol, sesto in campionato, ma ancora fatica ad integrarsi in modo completo, alterna giocate decisive ed altre con un po’ di supponenza. Poi ci sono gli altri otto che giocano a memoria e mettono in pratica con efficacia i vari movimenti, a risalire, a coprire il campo ed a infilarsi verso l’area di rigore avversaria. L’Udinese si è presentata una sola volta nell’area atalantina con Ebosele ma Carnesecchi è stato decisivo con una paratona di piede ad evitare il pareggio così come ha sventato con un’altra parata un tiro di Samardzic. Il trio difensivo Scalvini-Djimsiti-Kolasinac che continua ad essere insuperabile, una partita senza subire gol, esterni come Holm e Ruggeri che s’inseriscono a meraviglia e effettuano cross al bacio; ad esempio il secondo gol è nato da una rimessa laterale effettuata dallo svedese. Poi i due mediani Ederson e De Roon, sgobboni e macina palloni, partendo dietro e riempiendo spazi, bloccando sia Lovric che Samardzic. Era, comunque, un confronto non facile perché l’Udinese mette fisicità e solidità ma stavolta è stata l’Atalanta ha non andare a sbattere contro la difesa friulana, giocando sulle combinazioni create da CDK e da Miranchuk. Al 21’ Ederson regala un assist al bacio a Scamacca che, incredibilmente, appoggia al portiere avversario. Poi il gol al 31’: comincia l’azione Miranchuk che apre a CDK in collaborazione con Ruggeri, il belga da sinistra mette in mezzo, Miranchuk in velocità infila Okoye. Al 33’ Thauvin lancia Ebosele che surclassa Holm e cerca l’angolino destro ma Carnesecchi di piede salva, ancora l’Udinese con un gran tiro di Samardzic ma Carnesecchi sventa in angolo, dopo un pasticcio in compagnia di Scalvini. Sono le uniche occasioni dell’Udinese. Al 45’ il raddoppio: rimessa laterale, da destra, di Holm, CDK appoggia a Scamacca che, nell’occasione, è lesto a battere Okoye. La partita, in pratica, finisce qui perché nel secondo tempo l’Atalanta lascia all’Udinese il pallino del gioco senza mai correre rischi. Come si dice, in perfetto controllo. C’è tempo anche per assistere ai cambi: nell’Udinese gli ingressi in campo di Pereyra e Brenner, in modo particolare, non producono l’effetto voluto da Cioffi, nell’Atalanta Gasperini cambia prima gli esterni con Hateboer e Zappacosta, Pasalic rileva Scamacca, Palomino al posto di Scalvini e nel finale Muriel per Miranchuk.
Giacomo Mayer