MONZA – Una vittoria che vale  oro in casa del Monza. Per la classifica, per le varie aspirazioni e per continuare i sogni. 2-1 con brivido finale e non è la prima volta ma almeno non è arrivata la  beffa. Successo meritato dopo una partita tenuta sempre con bravura tattica e con attenzione anche se i sei minuti conclusivi sembrano dire altro ma il pari sarebbe stato ingiusto. Come si sa le partite sono belle perché imprevedibili. Ci hanno pensato De Ketelaere e Touré a collezionare la sesta vittoria lontano da Bergamo e a consegnare a Palladino la terza sconfitta consecutiva. Quando affronta il Gasp sembra De Zerbi che quando incrociava l’Atalanta spesso e volentieri affondava. Comunque i nerazzurri sono tornati al successo, ancora fuori casa e senza patire granché le fatiche di giovedì sera. Gasperini, per ovvie ragioni, ripropone un massiccio turnover con Touré all’esordio dal primo minuto, poi si rivedono Bakker, Lookman, Toloi, Holm, De Ketelaere e Pasalic oltre a Carnesecchi. I cambi confortano Gasperini perché quasi tutti danno risposte positive, solita bocciatura invece per Bakker sostituito all’inizio di ripresa da Ruggeri. Poi due infortunati: Holm al 28’ del primo tempo sostituito da Hateboer, e Toloi al 33’ al suo posto Djimsiti.
Il ritmo iniziale non è da esagitati e quindi i nerazzurri possono controllare, senza problemi, il 4-2-3-1 del Monza con Pasalic e Ederson in mezzo a curare chi capitava a tiro , di solito Pessina e Gagliardini mentre Bondo, un moto perpetuo, prendeva in consegna CDK che non disdegnava la lotta. Anzi creava grattacapi al giovane centrocampista francese. Che quando poteva ricambiava ed era un bel duello. Saliva alla ribalta della cronaca Kolasinac che, da sinistra, s’inseriva indisturbato fino all’area  brianzola ma i suoi assist, almeno un paio, non venivano sfruttati da Touré e da Lookman. Il Monza si buttava in attacco con le proposte di Pessina ma nessuno dava seguito ai suoi inviti anche perché Djuric era sempre anticipato da Hien e Colpani era in affanno se non una sola volta ma il tiro era sventato da Carnesecchi nell’unica offensiva pericolosa dei brianzoli. E dopo due incursioni di De Ketelaere ancorate da Pablo Marì ecco il meritato vantaggio, per il gioco e per il controllo della partita: angolo di Lookman, CDK al centro dell’area spedisce in rete anticipando Gagliardini.  Nel secondo tempo subito in campo Ruggeri e l’Atalanta ricomincia ad attaccare tant’è vero che Di Gregorio è costretto ad una paratona su Lookman, assist di Kolasinac. Il Moza si fa notare co Gagliardini ma l’ex atalantino spreca con un tiraccio. E’ il momento in cui il Monza riesce a prendere campo, Bondo costringe CDK ad arretrare, allora Gasp corre ai ripari: Koopmeiners entrava e prende in consegna proprio Bondo,fuori CDK, e De Roon sostituiscw Ederson. A questo punto della partita con i nerazzurri che contrattaccano, non in contropiede ma con azioni manovrate ecco Touré, il dominus della fase offensiva e autore del 2-0 dopo uno scambio al bacio con Lookman, poi un assist per De Roon che ciabatta su Di Gregorio. Ormai è fatta. Palladino si affida a forze fresche, in modo particolare  Daniel Maldini. Il suo ingresso spaventa l’Atalanta prima accorciando le distanze, nell’azione del gol dimenticato da De Roon e con Carnesecchi in palese ritardo, e poi colpendo il palo a sinistra del portiere atalantino. Il 2-2 sarebbe stata una beffa.

Giacomo Mayer