Quanto è cambiato il modo di vivere il mondo del calcio negli ultimi anni? Un bel po’. Se ci pensiamo, infatti, ci rendiamo conto di quanto le nuove tecnologie abbiano introdotto nuove abitudini e nuovi metodi per seguire la propria squadra del cuore e le altre squadre, anche quando siamo allo stadio.

All’inizio il mondo del calcio era qualcosa di vivo e tangibile solo all’interno dello stadio. Chi non riusciva ad andarci si limitava a comprare i quotidiani sportivi (come Il Corriere dello Sport o Il Littoriale fino al 1943, La Gazzetta dello Sport, dal 1945 si aggiungeranno anche Tuttosport e il bolognese Stadio) il giorno dopo per leggere la cronaca del match e commentare la partita con gli amici/nemici di sempre, davanti ad un caffè nel solito bar di fiducia.

Un’altra novità che arriva sempre in questi anni è quella dell’illustrazione delle reti segnate dai protagonisti della domenica sui vari quotidiani, un’idea mutuata dalla seguitissima rivista La domenica sportiva, in seguito famosa trasmissione televisiva Rai.

Ma parliamo di preistoria calcistica, di un qualcosa che oggi non esiste più. Una piccola rivoluzione si ebbe con l’introduzione delle radioline, grazie alle quali era possibile seguire in tempo reale nell’immediatezza della partita, i propri colori. Soprattutto a partire dal 10 gennaio 1960 quando debutta ufficialmente “Tutto il calcio minuto per minuto”.

L’idea alla base del programma, era quella di emulare la trovata dell’allenatore dell’Arsenal Herbert Chapman che, negli anni ’30, in Inghilterra inventò un sistema per far comprendere, attraverso la radiocronaca, le varie fasi di gioco. Il pubblico che voleva seguire la partita “via etere” si poteva munire di una scacchiera suddivisa in vari settori del campo di gioco e, attraverso la voce del radiocronista, seguire momento per momento l’evolversi della partita.

Il programma voluto dal giornalista Guglielmo Moretti però, lungi dal voler vendere scacchiere per il football, aveva la voglia di raccontare, con una cronaca puntuale e partecipata le gesta dei campioni della domenica. Il successo fu davvero clamoroso. All’inizio la trasmissione proponeva solo le radiocronache dei secondi tempi: a partire dalla stagione 1987-88 fu introdotta la copertura dell’intera partita. Un successo che, specie negli anni ’60 e ’70, raggiungeva picchi di 25 milioni di ascoltatori letteralmente incollati alle radioline ogni “maledetta” domenica. Una trasmissione che va avanti da ben 60 anni e che ha festeggiato in quel di Roma proprio qualche giorno fa il suo compleanno.

L’avvento delle pay tv

Dalla radio alla tv il passo non è stato breve, ma importante, questo sì. La prima partita trasmessa in tv risale al  5 febbraio 1950. Al Comunale di Torino si gioca il big match fra la Juventus capolista di Boniperti ed il Milan diretto inseguitore con Buffon e il trio svedese Gre-No-Li (7-1 per i rossoneri).

Oggi la situazione è completamente cambiata. Le tv a pagamento, e quelle pubbliche, trasmettono match ogni giorno, di qualsiasi campionato al mondo. Gli “antenati” delle tv globali sono stati TMC (Telemontecarlo) con la Liga spagnola, con l’avvento delle pay tv (prima Tele+, poi Stream e, infine, Sky e Mediaset Premium sul digitale), la rivoluzione nel modo di seguire il calcio è completa.

Internet, dunque, è il canale preferito per seguire il calcio. In un mondo costantemente connesso e nel quale le partite sono aumentate a dismisura, la rete è uno dei mezzi essenziali per vedere, anche illecitamente e senza pagare, il calcio moderno. Siti illegali, streaming, dirette facebook e altri mezzucci, finiscono per diventare il pane quotidiano degli internauti che, pur non pagando le pay tv, vogliono ugualmente usufruire dei servizi delle emittenti televisive. E ciò ha cambiato anche il modo di vivere la propria passione allo stadio.

Il pallone nell’era di internet

Fino a 15 anni fa, infatti, per restare aggiornati sui risultati ci si portava la radiolina e si era più una comunità. Si creava una sinergia all’interno della “curva” o del settore di appartenenza ed era possibile seguire i risultati delle altre squadre sentendo le gesta giornalistiche dei radiocronisti sportivi. Oggi, invece, tra primo e secondo tempo molti si isolano utilizzando lo smartphone per controllare i risultati delle altre partite (con relative immagini dei gol), guardare i social network ed addirittura fare qualche partita al gioco preferito (tipo quelli presenti su Casino777) per ammazzare il tempo in attesa della ripresa del secondo tempo.

Differenze sostanziali rispetto ad un passato fatto di contatto radiofonico e di racconti ben fatti. Di eccellenze giornalistiche che raccontavano le gesta di campioni di un tempo e lasciavano tutto all’immaginazione di chi era in ascolto. Oggi, invece, con pochi tap sul proprio smartphone non solo è possibile conoscere i risultati delle altre partite in tempo reale, ma è possibile vedere i gol e le azioni salienti.