Roma – Atalanta 3-2 (2-1)
ROMA (4-3-3): Marin 6; Louakima 8 (28′ st Golic 6,5), Keramitsis 6, Plaia 5,5, Oliveras 7 (36′ st Ienco 6); Mannini 6,5, Vetkal 6, Graziani 6,5 (19′ st Ivkovic 6); Joao Costa 7,5, Mlakar 7, Cherubini (cap.) 7. A disp.: Razumejevs; Cichella, Nardozi, Guerrero, Bah, Nardin, Romano. All.: Federico Guidi 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6; Tornaghi 5,5, Comi 5,5, Regonesi 5,5; Guerini (cap.) 6 (42′ st Fiogbe sv), Colombo 6 (34′ st Gariani sv, 45’+6′ st Ghezzi sv), Mendicino 6, Capac 6 (1′ st Vavassori 6,5); Manzoni 7; Vlahović 6, Castiello 6 (34′ st Bonanomi 6,5). A disp.: Illipronti, Sala; Obrić, Simonetto, Tavanti, Jonsson. All.: Giovanni Bosi 6.
Arbitro: Gasperotti di Rovereto 7 (Zezza di Ostia Lido, Fratello di Latina).
RETI: 16′ pt Manzoni (A), 21′ pt Joao Costa (R), 32′ pt Mlakar (R), 27′ st Cherubini (R), 45’+4′ st Vlahovic (A).
Note: pomeriggio uggioso, spettatori 150. Ammoniti Joao Costa e Manzoni per gioco scorretto, Cherubini e Keramitsis per comportamento non regolamentare. Occasioni da gol 15-10, tiri totali 16-12, parati 5-3, respinti/deviati 3-4, legni 1-1. Corner 2-5, recupero 2′ e 7′.

RomaManzoni (5 stagionali) in pallonetto direttamente dal rilancio di Pardel, ovvero la grande illusione. Il contropiede Cherubini-Mlakar-Louakima-Costa per il pari su angolo bergamasco e la rimonta del centrattacco sloveno completata dal capitano della Roma in acrobazia: il grande disincanto a fase difensiva carente. Infine, l’ultima imbeccata per Vlahovic (13 in 12 partite) che controsterza su Golic pescando di sinistro l’angolino tardivo della bandiera. Al “Tre Fontane” la Primavera dell’Atalanta si riallontana dalla zona playoff chiudendo a sei la serie positiva che l’aveva riportata abbastanza in alto. Un ko a ruota dell’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia patita per mano dell’Inter, capoclassifica di categoria: Torino (sabato 16, ore 13) per l’assalto al sesto posto (2 punti di differenza) e Frosinone (venerdì 22, 12.30, a Ferentino) chiudono l’anno solare, il Genoa fuori casa sotto l’Epifania e la Fiorentina ad Alzano il girone d’andata.
In attesa del vantaggio poco oltre il quarto d’ora, agevolato dall’uno contro uno perso da Keramitsis sul rimbalzo un po’ fasullo e dall’uscita incompleta del portiere di casa, il taccuino non rimane intonso. Superato lo scoglio del rimorchio sbagliato di Vetkal innescato da Joao Costa al 1′, a cronometro triplicato Cherubini controlla spalle alla porta il traversone di Louakima e rovescia dove i pugni di Pardel in tuffo arrivano comunque. Al settimo ecco Manzoni ricevere lo scarico da sinistra di Capac e girarsi dal limite con qualche affanno di Marin nel catturare una conclusione comunque non certo potente. Al vantaggio ospite seguono la prova generale del terzino destro giallorosso per il futuro autore del pari (19′) ma anche il raddoppio mancato di Vlahovic, che subito dopo ottiene il triangolo largo da Castiello calciando di mancino da posizione defilata, con Plaia a proteggere l’intervento del compagno in porta a difesa del palo di competenza.
Il patatrac con taglio del brasiliano rischia di avere una coda al 27′, quando l’ala destra romanista asseconda la sovrapposizione dell’assistman dell’1-1 e il centravanti-smistatore dell’azione, e un tocchettino oltre la mezzora, quando il preavviso di ribaltamento si risolve nel secondo duello vinto dal polacco col firmatario di lì a poco del sorpasso a rimorchio di Graziani, vincitore a sua volta del rimpallo con Colombo. Louakima continua a spingere e la schiacciata del 2-1 è un attimo, protetta dall’altro marcatore che occulta la traiettoria a difesa e portiere. A 13′ dall’intervallo, pure il palo di Costa, giratosi col sinistro in lunetta sul rinvio errato di Pardel. Il conto dei legni si pareggia al 38′ con Castiello, fuggito a destra sulla scivolata di Plaia in uscita. Al 41′, ancora la catena di destra protagonista e il tiro tocca a Louakima che coglie l’esterno della rete.
La ripresa si apre col sinistro di Colombo deviato sopra la traversa da Oliveras sull’onda del pallone di Guerini non addomensticato dal centrale difensivo greco. Se Comi viene anticipato di pugno da Marin, Pardel viene scomodato al minimo sindacale da Cherubini a giro da fuori (7′). Il forcing atalantino si dirige a destra, da dove il centrocampista bollatese imbecca la torsione in tuffo di Manzoni (11′) molto scoordinata quasi dal fondo. Sempre il fantasista, fresco di convocazione in prima squadra, s’infrange sul muro capitolino nell’uno-due con la new entry Vavassori (14′). Non c’è respiro. A due corsette dal ventesimo, il diagonale di Mannini centrale aperto da Mlakar su un recupero dello stesso tiratore con appoggio a Graziani. A metà frazione, un secondo lampo di Vlahovic che dalla distanza la fa sibilare accanto al legno lontano. Niente da fare, classico fuoco di paglia, perché se Tornaghi ferma l’aspirante doppiettista Mlakar c’è la semirovesciata di Cherubini ad esaltare l’ennesima iniziativa di Louakima.
Al 31′ il serbo, pur favorito dal recupero alto di Vavassori, calcia addosso a Golic. Il nuovo ingresso Bonanomi lo fa di destro al 34′ per la presa dell’ultimo baluardo altrui sul filtrante manzoniano. Si rischia il poker al quarantesimo da Ienco a rimorchio di Mannini e Keramitsis in stacco sul corner provocato dal salvataggio di piede di Pardel. L’ex Partizan trova però il varco giusto in extremis e, sull’ultimo corner, tanta confusione e triplice fischio. In classifica giallorossi terzi a meno 3 dalla Beneamata (24 punti), nerazzurri sempre a 20 al settimo posto con Empoli e Juventus.