Bergamo – Si è tenuto mercoledì mattina al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII il Convegno “Volare, una sfida tecnologica e culturale”. Con una felice intuizione e grande attenzione al nostro territorio, Sacbo ha voluto valorizzare il percorso di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura con una serie di qualificati approfondimenti sul tema del trasporto aereo.
I lavori del Convegno
Nel corso della densa mattinata di lavori è stato possibile ripercorrere, attraverso le parole del presidente di Sacbo Giovanni Sanga, del presidente di Enac Pierluigi Di Palma, del presidente di Assoaeroporti Carlo Borgomeo e del colonnello Giacomo Lacaita, comandante del 6° Stormo Aereonautica Militare di Ghedi, l’intero excursus del mondo delle due ali, partendo dal primo volo del 1909 (alla base di Centocelle), antesignano del trasporto aereo italiano fino alle recenti innovazioni tecnologiche. La nutrita presenza degli studenti delle scuole bergamasche ad indirizzo aeronautico ha permesso ai rappresentanti delle future generazioni di aviatori, tecnici ed esperti del settore, di toccare con mano un percorso che li ha progressivamente portati dal passato, che è già storia, al futuro tecnologico avanzato. Argutamente Di Palma ha sottolineato che oggi siamo solo alla “preistoria dell’aviazione” benché siano già trascorsi 120 anni dal primo volo della storia. L’intervento del Colonnello Lacaita ha ricordato i 100 anni recentemente festeggiati dell’Aeronautica Militare Italiana che fu “la miccia” dalla quale nacque il trasporto aereo civile.
La sostenibilità ambientale
Non sono mancati riferimenti ai temi più scottanti del momento ovvero la sostenibilità ambientale ed il valore crescente degli hub all’interno del territorio ove sono inseriti, non solo da un punto di vista economico (peraltro non indifferente come ha avuto modo di sottolineare il professor Gregory Alegi dell’Università LUISS) ma anche sociale e culturale. La capacità di dialogare con il territorio diventa essenziale non solo per lo sviluppo dell’infrastruttura, e le sue ricadute economiche, ma anche per “esportare” esperienze e tradizioni ed “importare” le altre culture, in una stretta e veloce interconnessione neppure immaginabile nel passato. In tal senso l’aeroporto di Bergamo rappresenta un esempio di connettività di popoli, riconosciuta ormai a livello globale grazie alla lungimiranza dei suoi amministratori.
In tema di sostenibilità ambientale si è sottolineato il grande lavoro di perfezionamento e di evoluzione delle soluzioni dell’azienda aerospaziale nel campo della propulsione e delle soluzioni ingegneristiche sempre più sofisticate. È stato sottolineato che, nonostante tra i fondi del PNRR non siano state stanziate somme a favore del settore, si auspica per il futuro immediato un maggiore sviluppo della rete “cargo”, in grado di interconnettersi al meglio con la rete su ferro, contenendo il traffico su gomma.
Da Bergamo è partito quindi un volo sfidante pieno di certezze, di desiderio di continuare a collegare il mondo, di “vivere” con sempre maggiore coinvolgimento il proprio territorio, perché lo sviluppo diventi una costante con ricadute per chi in esso vive e produce, non solo beni materiali ma anche un bene intangibile ma sempre prezioso come la cultura.
Giuseppe De Carli