Dove c’è amore, non può esserci violenza. E bisogna insegnarlo ai ragazzi finché sono piccoli. Così il più famoso tra i Matti del nostro calcio, Matthias Menegazzo, ex stella assoluta del nostro pallone di provincia, ora mister dell’Under 13 della Vertovese, questa settimana si è messo di buzzo buono per spiegare ai suoi popi che se si vuole essere dei nostri, dico di noi, di noi noi, di noi noi noi, insomma quelli del fubal, omicidi e botte tra maschi e femmine non si posso accettare. Mai. Così giovedì, finito l’allenamento, ha detto ai suo baby talenti, al secondo posto nel loro girone in coabitazione con l’Atalanta, che quel giorno la solita pizza si sarebbe mangiata chiusi a chiave nello spogliatoio, senza chiasso né genitori, perché il loro mister aveva da fare una comunicazione importantissima e irrimediabile. “Volete essere campioni? Allora dovete rispettare sempre la vostra mamma, la vostra nonna, le vostre sorelle, le vostre amiche, le fidanzate che avete accanto o che avrete vicino in futuro e le vostre compagne di classe. Se non lo fate, siete dei brocchi assoluti e vi conviene cambiare disciplina, anzi, di più, vi conviene proprio cambiare e manco più fare uno sport…”. Formidabile il Matti, meraviglioso quando era in campo, centrocampista di lotta e di governo, uguale da mister, “perché, Matty – mi dice e quel Matty sono io -. Faccio il mister da tre mesi e mi sono accorto di quanto io sia una figura fondamentale. Noi allenatori siamo dei vice genitori, le nostre parole arrivano come saette, ogni volta dritte al cuore, sono super, più o meno dal valore immenso”. Poi il gioco finale, a estrazione, tre baby ometti a insegnare agli altri della rosa a chi non si deve mai far male, col risultato che coltellate, pugni e schiaffi non sono cose che si possono fare ad alcun essere umano, cani e gatti, animali in genere, compresi. La faccio breve, del resto la storia per intero, tra bombolette spray, magliette, striscioni e visi dipinti, la troverete per intero lunedì mattina sul nostro giornale, e arrivo a oggi pomeriggio, ore 15 in punto, a Colognola, Fiorente Bergamo-Vertovese, la partitona, il cui risultato, 3-2 per gli ospiti non è così importante. Di figo ci sono altre cose, quello che ha fatto il Matti, Matthias Menegazzo, l’intera sua società e quella avversaria per sensibilizzare i loro mini atleti, che appaiono nella foto  coperti da uno stop a cui dobbiamo fermarci anche quando siamo senza freni. “Dove c’è amore, non può esserci violenza. E bisogna insegnarlo ai ragazzi finché sono piccoli”, bello, bellissimo, da prima pagina, che il calcio bergamasco sia subito sceso in campo.
Matteo Bonfanti

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