Lunedì 10 agosto: aeroporto di Orio al Serio, ore 18,10, volo Ryanair FR 3960, destinazione Lisbona. Dove sta per cominciare la giostra calcistica (Champions) di ferragosto con la partecipazione delle otto grandi d’Europa. Sono Atalanta, Paris S. Germain, Lipsia, Atletico Madrid, Ol. Lione, Manchester City, Bayern e Barcellona mentre si sono persi per stradi molti nababbi come Il Liverpool, campione uscente, Juventus, Borussia Dortmund, Chelsea, Tottenham, Napoli e prima ancora Inter, Benfica e Ajax. In questo nobile consesso fanno il loro ingresso, per la prima volta, Atalanta e Lipsia che hanno l’intenzione di guastare le feste alle varie avversarie di turno. Bergamo sogna, l’Atalanta si prepara. Con determinazione, intensità e gran voglia di spaccare il mondo senza però sfracellarsi nel dirupo. L’Uefa, dopo i vari problemi con la Turchia, ha scelto Lisbona, capitale del Portogallo, con due grandi stadi, quello del Benfica, dove gioca l’Atalanta, intitolato al grande Eusebio, anche se è noto come Da Luz, e quello dello Sporting, intitolato a Josè Alvalade. Il governo portoghese guidato da Antonio Costa, a capo di una coalizione di centrosinistra (socialisti e comunisti), si è distinto fra gli altri governi europei nella lotta alla pandemia sostenuto, tra l’altro, da tutta l’opposizione di centrodestra. Proprio come in Italia… Con risultati e scelte convincenti che hanno convinto l’Uefa senza dubbi e incertezze. Il Portogallo è terra di navigatori e grandi poeti. Con Vasco da Gama sono cominciate le conquiste, poi il principe Enrico, detto il Navigatore, fece nascere un impero coloniale, guerre di mare con la nemica Spagna, l’alleanza con i paesi fiamminghi e con l’Inghilterra. Anche i lusitani, dopo la prima guerra mondiale, hanno patito la dittatura con il colpo di stato nel 1926 organizzato dal generale Carmona, ma a guidare l’”Estado Novo” fu Antonio Salazar, allora ministro delle finanze, il più longevo dei dittatori fascisti, poi nel 1974 la “rivoluzione dei garofani” che riportò la democrazia. Terra di grandi poeti e scrittori: Luis de Camoes, poeta che a metà del Cinquecento scrisse le “Lusiadi”, poi Fernando Pessoa, il poeta che i lettori italiani hanno imparato a conoscere grazie ad Antonio Tabucchi che fece del Portogallo la sua seconda patria, ma soprattutto, il Premio Nobel Josè Saramago, scomparso dieci anni fa, (Memoriale del convento, Storia dell’assedio di Lisbona, L’anno della morte di Ricardo Reis, Il Vangelo secondo Gesù Cristo, Cecità, alcuni dei suoi capolavori). E ai giorni nostri il Portogallo sembra diventato, a sua volta, terra di conquista dei pensionati di tutta Europa, italiani in particolare. Grazie ad una politica di sgravi fiscali molti connazionali emigrano sulle sponde dell’Atlantico per godersi una tranquilla vecchiaia.
Giacomo Mayer