Io c’ero, non sono stata tutto il tempo al centro sportivo perché avevo da fare ma alcuni momenti me li sono proprio goduti… A partire dal minuto di silenzio per le vittime del Covid. Accanto a ma il viso di un signore mai visto prima d’ora con occhiali da sole scuri, si riga di lacrime… Groppo in gola, pelle d’oca. Poi l’inno nazionale, tutti in piedi più uniti che mai, poi un fiume di ragazzi (16 squadre) accompagnati dai loro staff.
Le partite da godersi, le chiacchierate, le risate, il tifo, la musica.
È bello.
È normalità che ti riempie il cuore… Perché la normalità, la NOSTRA normalità di di amanti dello sport è MERAVIGLIOSA.

Una mamma del Mapello