Atalanta – Shakhtar Donetsk 2-2 (1-1)
ATALANTA (4-3-3): Gelmi 6; Ghislandi 6,5, Okoli 7, Guth 6, Ruggeri 6,5; Gyabuaa 7, Da Riva 6,5, Cortinovis 7 (34′ st Panada sv); Traore 7, Piccoli 8, Cambiaghi (cap.) 6,5 (46′ st Bergonzi sv). A disp.: Nozza Bielli, Milani, Brogni, Ngock, Ghisleni. All.: Massimo Brambilla 6,5.
SHAKHTAR (4-3-3): Trubin (cap.) 7; Kozik 6, Muravskyi 5,5, Yakuba 6, Drambayev 6 (35′ st Kobylianskyi sv); Bondarenko 6, Kryskiv 6,5 (35′ st Rudavskyi sv), Sudakov 6,5 (35′ st Kobak sv); Ehbudzhuo 6 (38′ st Abdulaiev 7), Sikan 6,5, Mudryk 6,5 (7′ st Ocheretko). A disp.: Turbaievskyi, Mampasi. All.: Andres Carrasco 6,5.
Arbitro: Tean 5,5 (Besliu. Basiul – Moldavia; IV Minelli).
RETI: 25′ pt Sudakov (S), 45′ pt e 26′ st Piccoli (A), 49′ st Abdulaiev (S).
Note: primo pomeriggio caldo e sereno, spettatori 450. Ammonito Signori per gioco scorretto. Corner 11-2, recupero 1′ e 4′.

Zingonia – Peccato per il jolly, a scendere sotto il sette, pescato da 25 metri allo scadere di Abdulaiev, che vanifica la remuntada. Ma in casa nerazzurra c’è da spellarsi comunque le mani. Due flash per descrivere ciò che di positivo il calcio brambilliano, spettacolare quanto quello gasperiniano, può offrire a occhi e papille gustative dei tifosi. Il colpo di testa in torsione sul cross di Ghislandi, servito dal duo Traore-Gyabuaa che duetta in un fazzoletto. Il taglio all’altezza del secondo palo con insaccata mancina morbida sfruttando il la di Traore dal lato corto a destra, imbeccato dal filtrante di Da Riva. Non è un caso se a Sportmediaset gridano più volte che Roberto Piccoli, classe 2001 da Sorisole, è la cosa più simile a Bobo Vieri vista negli ultimi anni. Non è un caso se la Primavera dell’Atalanta, a Zingonia, contro lo Shakhtar nella seconda giornata del Group Stage C di Youth League l’aveva ribaltata grazie al suo centrattacco. Una partita stregata, come e più di quella di Zagabria persa all’esordio. Anche per il modo rocambolesco in cui è maturata, visto il vantaggio ospite sospetto e bizzarro: 24′, Da Riva aggancia Sikan, forse fuori area, e Mudryk dal dischetto anziché scagliare in porta la tocca pianissimo favorendo l’inserimento con gol (legale, secondo il regolamento) dell’accorrente Sudakov. Nel primo tempo il pari arriva a ruota (32′) del palo esterno da fuori di Traore su punizione; nel secondo l’ivoriano, Okoli e Gyabuaa ci provano insieme a Cortinovis senza venire a capo di mira e portiere avversario. Al 2′ e al 22′ le svettate da corner dello stopper di origini nigeriane e di Piccoli, la seconda più pericolosa e salvata poco prima della linea; al quarto d’ora la conclusione della mezzala ex Parma, imbeccata dal velo del fantasista bergamasco doc su tacco smarcante del 2002. Niente da fare: dopo la seconda magia di Piccoli e un forcing da assedio a Fort Alamo, la beffa finale.
S.F.