Pescara – Atalanta 0-1 (0-0)
PESCARA (4-3-2-1): Sorrentino 6,5; Martella 6,5, Manè 6, Marafini 6, Diallo 6,5; Tringali 6 (29′ st Masella 6), Camilleri (cap.) 6, Diambo 6,5; Pavone 5,5, Mercado 5,5 (17′ st Chiarella 6); Belloni 6. A disp.: Locatelli, Chiacchia, Quacquarelli, Dumbravanu, Longobardi, De Marzo, Blanuta, Zinno, Galante, Paolilli. All.: Antonio Di Battista 6.
ATALANTA (4-3-3): Gelmi 6; Bellanova 6, Okoli 7, Heidenreich 6,5, Brogni 6,5; Da Riva 7, Guth 6,5, Cortinovis 6,5 (21′ st Gyabuaa 6,5); Traore 6,5 (37′ st Ghislandi), Piccoli 6,5 (21′ st Kobacki 6), Cambiaghi (cap.) 7. A disp.: Dajcar, Bergonzi, Milani, Signori, Ruggeri, Ghisleni, Italeng. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitro: Virgilio di Trapani 6,5 (Catani di Fermo, Voytyuk di Ancona).
RETE: 6′ st Cambiaghi.
Note: ammoniti Guth e Cambiaghi per gioco scorretto. Corner 2-3, recupero 1′ e 3′.

Città Sant’Angelo (Pescara) – Il 2000 Raoul Bellanova, temporaneamente bocciato da Gian Piero Gasperini dopo il test di lunedì col Radomiak, esordisce in Primavera, ma nella tana del Pescara è grazie all’acuto del capitano Nicolò Cambiaghi in avvio di ripresa che l’ammiraglia del vivaio dell’Atalanta corrobora la testa della classifica (48 punti in 19 giornate, Cagliari a due successi di distanza). Precedentemente a segno soltanto nel 3-3 di Roma il 10 novembre scorso, l’ennesimo fuoriquota nerazzurro (con Ndiaye, Heidenreich, Da Riva, Guth e Colley, aggregato alla prima squadra) ha risolto la questione con un mancinone a scendere nel sette dal limite servitogli da Da Riva e deviato da Manè.
Prime fiammate tra 4′ e 7′ con Cortinovis e Traore in posizione di rifinitori a pescare il futuro assistman, impreciso in fase di conclusione, inseritosi centralmente sul la di Traore in posizione di rifinitore, senza che l’estremo di casa si scomponga (sulla prima occasione nasce il primo corner), mentre di qua è Martella (12′) che prova a seminare scompiglio trovando il disimpegno della difesa bergamasca. Al 19′ Diambo apre per la conclusione strozzata e a lato di Pavone, nemmeno cento secondi ed è ancora Da Riva su filtrante di Cortinovis a mancare il vantaggio della capolista d’un soffio in diagonale. Un minutino ancora e Okoli taglia la strada a Diambo, al 25′ Diallo riprende il suo stesso cross respinto per innescare di testa la bicicletta alta di Belloni. Al 34′ terza chance personale per il centrocampista trevigiano, schierato da mezzala con Guth basso: il pallone di Brogni è solo da spingere dentro, ma il tiro al volo di piatto, al riparo da marcature, è fiacco e a lato.
Se Piccoli ci mette fin quasi all’intervallo per centrare lo specchio sul sintetico da biliardo di Città Sant’Angelo, con la botta improvvisa ma centrale, al rientro in campo è sempre il centravanti, a segno nel 5-2 dell’andata con Cortinovis, Pavone, Diambo, Traore, Okoli e Colley, a non esitare con la sfera tra i piedi (3′). Stavolta regalatagli dall’indecisione a due tra Manè e Marafini, ma il collo esterno è troppo alto e largo. A cronometro raddoppiato, ecco il vantaggio a firma dell’accentratissima ala sinistra. Tra le pallonesse residue, la prima è quella del match winner che all’11’, a rimorchio di Bellanova in una manovra rifinita dall’ivoriano classe 2002, spara ben sopra il montante adoperando lo stesso piede. Subito dopo, però, è Belloni a gettare alle ortiche il possibile pari svirgolando malamente l’ammollo di Martella. Ma attenzione, il rischio è dietro l’angolo, e nel secondo caso è il palo a scongiurarlo: al 31′ Diallo non incrocia il sinistro imbeccato da Diambo, al 41′ dopo un batti e ribatti attizzato da Diallo è Masella a scheggiare il legno esterno al culmine dello schema da punizione di Pavone. Allo start del recupero Okoli riceve da Da Riva allargando il piattone, stessa sorte per la puntata al 93′ di Kobacki che salta Marafini in slalom tirando la loffia diritta sui tabelloni. Domenica prossima a mezzogiorno a Zingonia arriva la Lazio.