Giana Erminio – AlbinoLeffe 0-1 (0-1)
GIANA (3-5-2): Acerbis 6; Marchetti 6, Bonalumi 6,5, Montesano 6,5 (30′ st Rossini sv); Madonna 6 (35′ s Dalla Bona sv), Palazzolo 6,5, Pinto (cap.) 6,5 (35′ st Zugaro sv), Greselin 5,5 (30′ st D’Ausilio 6), Perico 6; Ferrario 4,5, Corti 6. A disp.: 12 D’Aniello, 22 Zanellati (p), 3 Barazzetta, 4 Finardi, 13 Benatti, 18 De Maria, 20 Capano. All.: Oscar Brevi 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Savini 6; Canestrelli 6,5, Mondonico 7, Riva 6,5; Gusu 7, Piccoli 6,5 (37′ st Tomaselli sv), Nichetti 6,5, Giorgione (cap.) 6 (11′ st Genevier 6,5), Gelli 6,5; Manconi 6 (41′ st Maritato sv), Galeandro 6. A disp.: 1 A. Brevi, 24 Paganessi (p), 2 Cerini, 3 Berbenni, 10 Gabbianelli, 27 Miculi, 29 Ghezzi, 30 Petrungaro, 33 Borghini. All.: Marco Zaffaroni 6.
Arbitro: Rinaldi di Bassano del Grappa 6,5 (Filip di Torino, Renzullo di Torre del Greco; IV Canci di Carrara).
RETE: 46′ pt Gusu (A).
Note: pomeriggio uggioso, campo in condizioni precarie. Ammoniti Giorgione, Ferrario, Perico e Manconi per gioco scorretto, Brevi (all. Giana, 26′ st) per proteste. Espulso Ferrario al 37′ pt per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 11-11, nello specchio 2-5, respinti 3-2, parati 1-3, legni 1-0. Corner 4-4, recupero 1′ e 4′.

Gorgonzola (Milano) – Buona la prima con la Pergolettese, punto con la Pro Sesto e adesso anche la Giana Erminio, ko soprattutto causa inferiorità numerica nel derby dello stadio dell’esilio fino al completamento del sogno nel centro sportivo di Zanica. La zampata di Mihai Gusu consente all’AlbinoLeffe di dire un trentatré al sapore di playoff in classifica, chiudendo il Trittico Lombardo col +4 rispetto allo zero termico del girone d’andata. Tra quinta e settima di ritorno ce n’è un altro ravvicinatissimo tra Juve Under 23 sabato a pranzo, il Renate mercoledì sera (salvo contrordine) e il Grosseto da ospitare a San Valentino.
Si comincia subito coi botti, in un confronto aperto e non frenato dalla tattica. Al 3′ Corti dalla sinistra dell’area converge per la botta a lato, quasi un servizio per il taglio di Palazzolo se fosse stato più lento e calibrato, mentre appaiono timidine le risposte di Nichetti (6′, respinto) ricevendo da Galeandro, respinto) e di Manconi (8′), liberatosi dalla trequarti per una conclusione strozzata e troppo da lontano per impensierire Acerbis, grande ex di turno insieme al figlio d’arte Nick Madonna e Dalla Bona in panchina. Eppure di là i pericoli arrivano proprio dalla distanza, con la traversa a dire di no al sinistro improvviso del capitano-fattorino Pinto all’alba del decimo. Il primo tiro nello specchio è l’innocuo colpo di testa dello sbilanciatissimo Piccoli, al battesimo del fuoco per l’illusorio sorpasso-bis nel recente 2-2 di Sesto San Giovanni proprio con la specialità, al quarto d’ora, sul traversone lungo di Riva. Calma piatta fino all’angolo da destra dell’uomo-Giana per eccellenza corretto di tacco da Ferrario (26′), tentativo un po’ pretenzioso bloccato a terra da Savini. Porta invece decisamente più in qua per assecondare l’ascensore di Greselin, inseritosi sull’ammollo del laterale alzanese in capo a un duetto di lancetta, e ostacolo insormontabile per la rovesciata del centrattacco di casa alla mezzora quando Canestrelli ne controlla il movimento. Le palle in mezzo altrui piovono sempre da quel lato, ma a salvare davvero capra e cavoli è Mondonico che dice trentatré tenendo viva la difesa da solo sul rimorchio Ferrario-Palazzolo, una deviazione in corner che nega l’angolino del vantaggio ai biancazzurri.
La svolta spezza il filo dell’inerzia, quando Ferrario, in ripiegamento verso la sua trequarti difensiva, colpisce Riva rimediando il secondo giallo. Ne mancano nove all’intervallo, a sette il calcio franco di Giorgione non trova per un soffio la correzione aerea del regista basso in giallorosso. Si val riposo sopra, com’era logico che fosse, grazie alla genialata di Galeandro che col suo movimento fa velo per il sinistro in caduta nell’angolino di Gusu, senza dimenticare l’apertura da mancina di Gelli. La ripresa è un esercizio anti-stilistico all’insegna della gestione e del controllo, e che strizza l’assolo di Corti che al 9′ si libera dei tre centrali seriani per spararla fuori dai 18 metri. Il raddoppio è comunque lì a un passettino, non tanto per la svettata molle del perno bergamasco (11′) sulla punizione del sannita con la fascia al braccio, quanto per la doppia chance al 17′, quando Montesano si oppone a Nichetti, smarcato a destra da Manconi, e ancora il più alto in campo stacca in terzo tempo sul tiro dalla bandiera destra della new entry Genevier. Stesso discorso per Gelli, accentratosi al 24′ sulla palla dal vertice destro del match winner. Di D’Ausilio alla mezzora l’unica entro il rettangolo magico del nemico spuntatissimo, del prodotto del vivaio bluceleste al 36′ l’ultima e centrale del match.
S.F.