Mantova – AlbinoLeffe 3-1 (1-1)
MANTOVA (4-3-3): Festa 6,5; Radaelli 7 (25′ st Maggioni 6), Redolfi 6, Cavalli sv (11′ Brignani 7,5), Panizzi 5,5; Trimboli 6 (33′ st Debenedetti sv), Burrai (cap.) 7, Muroni 6,5; Galuppini 7 (26′ st Bragantini 6,5), Mensah 6, Fiori 6 (33′ st Giacomelli sv). A disp.: Sonzogni, Napoli, Celesia, Bani, Wieser, Suagher, Argint, Castellani. All.: Davide Possanzini 7.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta 7; Borghini (cap.) 5,5, Marchetti 5, Milesi 4; Gusu 6, Doumbia 6, Brentan 5,5 (12′ st Genevier 5,5), Zanini 6,5, Gatti 6 (25′ st Munari 6); Zoma 6,5, Arrighini 6,5 (25′ st Carletti 5,5). A disp.: Pratelli, Moleri; Piccoli, Toccafondi, Angeloni, Muzio, Allieri, Longo, Agostinelli. All.: Giovanni Lopez 5,5.
Arbitro: Silvestri di Roma-1 6 (Robilotta di Sala Consilina, Roncari di Vicenza; IV Frascaro di Firenze).
RETI: 12′ pt Brignani (M), 15′ pt Zanini (A), 21′ st Galuppini (M), 42′ st Brignani (M).
Note: mezza sera serena, spettatori 2 mila circa. Ammoniti Redolfi, Brignani, Marchetti e Zoma per gioco scorretto. Tiri totali 17-7, nello specchio 7-3, parati 4-2, respinti/deviati 5-1. Corner 8-3, recupero 3′ e 4′.

Mantova – Palo-gol di sinistro di un Zanini alla seconda rete consecutiva dopo aver infilzato la Pro Patria, a incrociare, per agguantarla subito. Ma prima, come alla fine, statuine di sale. E così l’AlbinoLeffe, reduce dal bottino pieno numero 1 in stagione, nella tana del grande ex Davide Possanzini colleziona il secondo ko in 5 giornate dopo quello interno con la Triestina. Per stare a guardare sia difensore doppiettista del Mantova confermato capolista insieme al Padova sia Galuppini, secondo sorpasso da cui indietro non si torna, quando Milesi si fa pivottare da Muroni, Marchetti si perde il velo dell’ariete in mezzo ai tre e il taglio del terzo attaccante libero come l’aria.
Una sorta di rivincita che lascia chi perde a quota 4, in zona pericolo, al ricordo degli spareggi playout Manconi e Doumbia-De Francesco il 6 e 13 maggio scorsi con successivo ripescaggio della patria della sbrisolona.  Da risalita obbligatoria della china il prossimo trittico su due fronti, destinato a chiudersi a Caravaggio nel derby con l’Atalanta Under 23 sabato 7 ottobre (18.30): c’è il Legnago sabato 30 settembre alle 16.15; mercoledì 4 ottobre alla stessa ora sempre a Zanica col Renate nel primo turno di Coppa Italia.
Gli squilli ravvicinati di Brignani (cambio precoce dell’infortunato Cavalli) usando la testa e Zanini il piede, rispettivamente grazie agli assistman Burrai dalla bandierina e Arrighini da destra, innescato da Gusu, farebbero pensare a un avvio pari e invece così non è stato, vista la pezza miracolosa cucita da Festa sullo sbrego a difesa schierata sul taglio & sinistro dell’esperta punta pisana suggerito dal futuro eroe dell’impattata bluceleste.
Palla alzata in corner, mentre al giro di lancetta precedente Zoma aveva aperto allo scarico del pendolino rumeno per il centravanti tattico, troppo sbilanciato all’indietro per inquadrare lo specchio,
Erano il settimo e l’ottavo, però, e strada facendo i bergamaschi perdono un po’ il passo e la misura, pur riemergendo a sprazzi, fino a smarrirli alla distanza per tratti sempre più larghi. Scollinato il ventesimo è il capitano bluceleste a dare la schiena a Fiori insieme all’altro braccetto in red & yellow, mentre è a metà frazione l’ultima chance nella prima metà per i seriani, con Doumbia a centrare proprio l’autore del provvisorio vantaggio virgiliano sul vassoietto della punta mobile con la sua stessa divisa.
A una decina dalla pausa, la zampona di Mensah, per quanto lunga, intercetta la discesa a destra di Galuppini in asse con Radaelli senza per questo distogliere Marietta dalla doverosa difesa del palo di competenza. Se Borghini non si distrae per riservarsi l’ultima parola nel flipper con la sua difesa del trio Burrai-Galuppini-Panizzi (39′), ossia colui che aveva perso il boccino in occasione del pari made in BG, a un settebello dall’intervallo è ancora l’ala sinistra (a piede invertito, come l’omologo a destra) a metterci un passo di troppo per essere pericoloso sul tracciante della sua ala destra.
Il terzino destro in bianco-rossofasciato si erge a protagonista. Se alle soglie della pausa è ancora il terzino destro a suggerire per il ballo del liscio dei compagni, la ripresa comincia davvero quando il medesimo cambia fronte per esplodere il sinistro nella curva ospite (5′) per poi spararla di seconda con l’estremità giusta sugli sviluppi dello schema da fermo del suo capitano. I Lopez-boys sanno soffrire, oppure non riescono a uscire: al decimo è Marchetti a sfiorare il patatrac e l’autorete deviando il cross del terzino sinistro nemico assistendo impotente alla pretenziosa rovesciata di Trimboli. L’unico a salire di tono può essere Momo, che si guadagna la punizione calciata alta dal compagno-marcatore di giornata (19′), ma manca pochissimo alla distrazione a difesa schierata, che rischia di essere subito seguita dal tris da bottiglia in ghiaccio dell’autore del rompighiaccio, salito in cielo sull’ennesimo schema del suo capitano: Marietta vola e salva tutto.
Niente da fare, invece, per Carletti, in fuorigioco al 32′ sul la del partner di linea quando Festa preferisce comunque tuffarsi. A 10′ dal 90′ nessun peccato (dicitur) di Burrai ai danni del bergamasco più vivace all’intersezione dell’area col fondo. Due lancette più tardi, Bragantini riceve da Mensah fermandosi sui guantoni dell’ex Alessandria. Si chiude con la meritata punizione dell’incornata davanti a un Milesi fermissimo, suggerita dalla scodella del doppio assistman del “Danilo Martelli” da sinistra. Inutile il recupero alto con staffilata borghiniana al 3′ di extra time, buona solo per la presa plastica del baluardo nemico.