Carvico – “Zapata finalizza, con Gomez siamo cresciuti insieme. A livello di società, di squadra… tutto”. Nel B2B a Villa Acquaroli di Carvico, per Luca Percassi c’è stato il tempo per qualche annotazione tecnica mista ai sentimenti: “Col Papu ci conosciamo dal settembre 2014, era l’ultimo giorno di mercato. Me lo ricordo ancora, la prima volta, nei nostri uffici. Una bellissima storia, più forte dei rumors a ogni gennaio e all’inizio della stagione”.

L’amministratore delegato dell’Atalanta si spende in elogi nei confronti del numero 10: “È il capitano e l’anima, oltre che un bravo calciatore è una persona splendida – rimarca -. L’anima della squadra, ormai un bergamasco a tutti gli effetti insieme alla sua famiglia. Gli sono e gli siamo tutti legatissimi, per la causa ha pure cambiato posizione in campo: in questi anni siamo partiti dall’essere una squadra da salvezza a una qualificata in Champions League.

Sul superbomber, invece, poche parole e decise, quasi una smentita perenne: “Per Duvan in estate non abbiamo nemmeno voluto ascoltare le eventuali offerte, tanta era la nostra determinazione nel voler mantenere la rosa in vista delle nuove sfide – spiega Percassi Jr -. È uno che finalizza con costanza il lavoro di tutti, chiaramente per noi è un pezzo da novanta. Non è questione di valutazioni o di confronti con Romelu Lukaku. E a gennaio è intenzione della Società proseguire con gli stessi effettivi di adesso”.

Per quanto riguarda la regina delle coppe, che la Dea sta vivendo da Cenerentola, il figlio del presidente Antonio è netto: “Da dirigente mi approccio alla Champions conscio del suo livello e che Atalanta si farà rispettare. Dico sempre che non perdiamo, impariamo. Il Manchester City è tra le più forti del mondo, il 22 sarà una grande esperienza in uno stadio straordinario. È un momento da vivere perché solo qualche mese fa sarebbe stato impensabile. Affronteremo le partite con lo spirito giusto, da provinciale arrivata in alto coi suoi valori”.

Ancora, sulla ricchezza di Zingonia: “È nostra intenzione inaugurare come si deve il nuovo plesso al servizio del settore giovanile, l’Accademia Mino Favini, già attiva da mesi – chiude Luca -. Nel vivaio ci sono tanti italiani forti e ci sono tanti potenziali titolari in casa, vedi Kulusevski che abbiamo mandato a giocare a Parma. Barrow? È un patrimonio del club, è giovane e ha l’occasione di rilanciarsi”.