FIORENTINA-ATALANTA 1-2 (1-0)
FIORENTINA: Dragowski 5,5; Milenkovic 6, Pezzella 6, Igor 6,5; Lirola 5,5, Benassi 5 (39’ s.t. Badelj sv), Pulgar 6 (34’ s.t. Sottil sv), Castrovilli 6, Dalbert 5,5; Chiesa 6,5, Cutrone 5 (1’ s.t. Vlahovic 5). A disp. Terracciano, Brancolini, Ceccherini, Caceres, Venuti, Terzic, Badelj, Agudelo, Ghezzal, Dalle Mura. All. Iachini.
ATALANTA: Gollini 6; Toloi 6,5, Palomino 7, Djimsiti 6,5; Castagne 6,5, Freuler 6,5, Pasalic 5 (19’ s.t. Malinovsky 7), Gosens 6,5; Gomez 6,5 (45’ s.t. Tameze sv); Ilicic 6,5, Zapata 6,5. A disp. Sportiello, Rossi, Caldara, Hateboer, Czyborra, Bellanova, Muriel, Colley. All. Gasperini.
ARBITRO: Mariani. Ass.ti Costanzo-Ranghetti. IV Chiffi. Var: Nasca. AVar: Di Vuolo.
RETI: Chiesa al 32’ p.t., Zapata al 4’ s.t., Malinovsky al 27’ s.t.
Note: spettatori 35.034 per un incasso di 443.680 euro. Ammoniti Castrovilli, Vlahovic, Zapata e Gollini. Corner 4-3, recupero 2′ e 4′.

FIRENZE – Dopo 27 anni l’Atalanta torna a vincere a Firenze. Un successo meritato seppur sofferto che conferma i nerazzurri soli soletti al quarto posto con tre punti sulla Roma. Settima vittoria esterna che conferma un dato: difficilmente la squadra del Gasp sbaglia due partite di fila. Dopo il pari col Genoa, la vittoria al Franchi. Non è stata facile ma l’Atalanta ha saputo controllare, soffrire un poco e rimediare, senza particolari difficoltà, al bel gol di Chiesa (complice Gollini). Poi nella ripresa il dominio assoluto. Un partita senza particolari patemi anche se se si è andati sotto sull’unico tiro dei viola nel primo, dopo aver fallito il vantaggio con Pasalic. Stavolta l’Atalanta è stata oculata e efficace e solida in tutti i reparti. Insomma una prestazione da squadra che sa quello che fa. Formazioni annunciate, formazioni confermate. Clima abbastanza normale, cori contro l’Atalanta e Gasperini ma “normali”. L’Atalanta domina ma segna la Fiorentina. Questo il tema del primo tempo. La prima occasione è creata dai nerazzurri con Ilicic che al 10’ da destra cerca di sorprendere Dagrowski sul secondo palo ma il pallone esce , seppur di poco. E’ sempre la formazione atalantina a condurre il gioco e al 12’ il portiere viola salva di piede il tiro di Castagne dopo un rinvio di Pezzella. In mezzo al campo Benassi sta dalle parti di Gomez che comincia largo, poi Castrovilli e Pulgar controllano a vicenda Freuler e Pasalic. Al 19’ palla-gol dell’Atalanta: Toloi per Ilicic che apre a Castagne, cross in mezzo all’area e Pasalic, tutto solo, tipo rigore in movimento, calcia alla sinistra di Dragowski. La Fiorentina risponde con lanci lunghi per Chiesa e Cutrone. Al 25’ l’ex milanista viene anticipato da Gollini. L’Atalanta fatica dalle parti del portiere viola perché Pezzella è svelto nell’anticipare Zapata mente Igor tallona a uomo Ilicic. Al 26’ Zapata cerca di lanciare Ilicic ma Igor capisce al volo ed evita l’imbucata. Al 32’ a sorpresa la Fiorentina passa in vantaggio: Palomino rilancia, raccoglie Chiesa che al volo sorprende Gollini sul suo palo sinistro. In netto ritardo il portiere nerazzurro. Ianchini cambia all’inizio di ripresa, al posto di uno spento Cutrone entra Vlahovic. Al 4’ arriva il pari nerazzurro: Ilicic appoggia al Papu che entra in area da destra, Zapata anticipa Pezzella e batte Dragowski. Al 8’ inserimento di Chiesa e il cross viene deviato in malo modo da Gollini, poi Pasalic commette fallo su Pulgar, punizione del cileno sopra di poco. Fiammata viola al 17’ ma Gollini si riscatta e para su Vlahovic. Al 19’ entra Malinovsky al posto di un Pasalic ancora in sofferenza. Come nel primo tempo Atalanta che ha il possesso del gioco e Fiorentina che risponde, quando può, in contropiede. E al 27’ il Papu appoggia a Malinovsky che da fuori area fulmina Dragowski e anche il portiere viola ci mette del suo, con un tuffo in ritardo. Iachini tenta il tutto per tutto al 34’ togliendo un centrocampista (Pulgar) per un attaccante (Sottil) con Benassi mezzala ma al 39’ viene sostituito da Badelj, al 45’ esordio di Temeze che rileva il Papu, al 47’ Ilicic per Zapata fuori di poco, poi è Chiesa ad impensierire Gollini con un tiro sopra la traversa. Alla fine grandi feste, tre punti di diamante e quarto posto con la Roma che arranca. E sabato arriva a Bergamo.
GIACOMO MAYER