Udinese-Atalanta 1-3
Udinese: Musso, Stryger Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck, ter Avest, Fofana, Mandragora, Pezzella (28’ st Vizeu), D’Alessandro (21’ st Pussetto), de Paul, Lasagna. All. Nicola.
Atalanta: Berisha 6, Toloi 7, Palomino 6.5, Masiello 6.5, Hateboer 6.5, Gosens 6 (32’ st Castagne sv), de Roon 6, Freuler 6, Gomez 6, Zapata 8, Rigoni 6 (13’ st Barrow 5.5). All. Gasperini.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Reti: 2’ pt, 17’, 35’ st Zapata, 12’ pt Lasagna.
Note: ammoniti: Stryger Larsen, Masiello. Corner: 2 Udinese, 3 Atalanta. Recupero: 3’ pt, 3’ st.

UDINE – L’Atalanta, chiamata a fare risultato dopo le sconfitte contro Empoli e Napoli, cala il tris e spara fuochi d’artificio nel cielo di Udine. La partita si apre col botto perché al 2’ un convinto Zapata sbuca alle spalle dei difensori di casa in occasione di un corner e spedisce in rete, dopo che Toloi aveva spizzato di testa verso il centro dell’area piccola. Musso raccoglie la palla dal sacco ed il match riprende con la Dea in avanti. La banda del Gasp impone il suo gioco ed imbriglia l’undici bianconero, costretto ad aspettare per poi provare qualche sortita offensiva in ripartenza. Gomez e compagni tentano di proiettarsi in avanti alla ricerca del gol che taglierebbe definitivamente le gambe agli avversari. Ma i padroni di casa non ci stanno e al 12’ pervengono al pareggio: D’Alessandro scappa sulla corsia di destra, dopo essere scattato sul filo del fuorigioco, e arrivato sul fondo serve nel mezzo per l’arrivo di Lasagna che in scivolata deposita in rete. Punteggio di nuovo in parità e partita che riprende sulla falsariga dei primi minuti di gioco con l’Atalanta padrona del campo. I nerazzurri hanno la possibilità di sfruttare alcune palle inattive interessanti, ma la poca precisione non aiuta ed il match non si schioda dall’1-1. Al 35’ brividi per la retroguardia atalantina perché Freuler tocca di mano in area, intercettando un corner dei locali. Calvarese va al VAR, ma giudica l’intervento involontario e così il gioco può riprendere senza cambiamenti. Sullo scadere del primo tempo Zapata ci prova sulla sinistra e, dopo essersi accentrato, conclude a rete strozzando però il tiro sul primo palo che termina così in out con Musso comunque in traiettoria. La ripresa è tutta nel segno della Dea dopo qualche sussulto iniziale. All’ 8’ Lasagna imbeccato da Fofana serve sul lato opposto per de Paul che spara alle stelle, anche se l’arbitro aveva fermato tutto per fuorigioco. L’Atalanta torna di nuovo in vantaggio al 17’: Hateboer sfreccia sulla corsia di destra e serve nel mezzo per Barrow, il quale non riesce a concludere a rete, ma la palla arriva sui piedi di Zapata che con decisione dice 1-2. Udinese tramortita che non riesce a reagire, se non al 27’ quando Fofana si presenta in area di rigore e calcia di destro colpendo il palo con Berisha immobile. Grosso rischio corso dalla difesa orobica dimenticato però in fretta perché il titano Zapata, servito splendidamente da Hateboer, con un piattone chirurgico firma la tripletta personale e cala il sipario sull’incontro. Nel finale Barrow potrebbe rendere il parziale ancor più pesante, ma il gambiano si mangia un gol solo davanti a Musso. Atalanta che torna alla vittoria con un prestazione convincente e di livello contro un Udinese tutt’altro che arrendevole.
Mattia Maraglio