Lecco – AlbinoLeffe 2-3 (0-1)
LECCO (3-4-2-1): Pissardo 5,5; Merli Sala 6 (1′ st Morosini 6), Battistini 6, Enrici 5,5; Celjak 6, Masini 6,5, Lora 6 (44′ st Purro sv), Zambataro 7; Tordini 6 (28′ st Buso 6), Iocolano 6,5; Mastroianni 5 (1′ st Petrovic 5,5). A disp.: Ndiaye, Ciancio, Galli, Ganz, Di Munno, Reda, Sparandeo. All.: Mauro Zironelli 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Rossi 6; Gusu 6, Marchetti 6,5, Saltarelli 7; Poletti 6,5 (37′ st Muzio sv), Giorgione 6,5, Nichetti 6, Piccoli 6,5, Tomaselli 6 (22′ st Petrungaro 6); Galeandro 7, Ravasio 6 (31′ pt Zoma 8). A disp.: Facchetti, Michelotti, Doumbia, Miculi, Freri, Concas, Angeloni. All.: Michele Marcolini 7.
Arbitro: Fontani di Siena 5,5 (Camilli di Foligno, Catallo di Frosinone; IV Lovison di Padova).
RETI: 26′ pt Galeandro (A), 8′ st rig. Iocolano (L), 10′ st Zambataro (L), 40′ e 48′ st Zoma (A).
Note: pomeriggio , terreno in buone condizioni. Spettatori paganti per un incasso di euro. Ammoniti Saltarelli e Enrici per gioco scorretto, Petrungaro per simulazione e Facchetti (in panchina, 40′ st) per comportamento non regolamentare. Tiri totali 5-8, nello specchio 3-3, respinti/deviati 0-3, parati 1-0. Corner 6-3, recupero 1′ e 4′.

Lecco – Sinistro da palla inattiva, destro, tutti in fuga. Anzi, no, è solo la sua, quella del ragazzo del Burkina Faso gettato nella mischia dopo aver assaggiato i pro a Vercelli in coppa e capace di imbracciare la doppietta decisiva nel finale. Si chiama Mohamed Alì Zoma, si pronuncia accentato sull’ultima, festeggerà la maggiore età a dieci giorni dal Natale e l’ha appena risolta per l’AlbinoLeffe nella gara a rincorsa di Lecco dopo un periodo gramo da un paio di pareggini in sei partite. Il ritorno al successo in campionato, che mancava dal 3 ottobre a Trieste, vale anche un commosso ricordo ad Antonio Marcolini, il papà dell’allenatore Michele, scomparso tragicamente il 13 novembre di 3 anni fa.
Avanti oltre la metà del primo tempo grazie a una furbata di Giorgione, ancata potente per liberarsi di Enrici portando sul fondo l’ammollo lungo di Saltarelli (squalificato per Sesto San Giovanni, ancora alle 14.30) per trasformarlo nell’assist per il taglio-rompighiaccio di Galeandro, i seriani si sono fatti rimontare in avvio di ripresa. Prima col rigore di Iocolano, apripista il 22 agosto nel trofeo della coccarda a campi invertiti prima della doppia freccia Cori-Tomaselli, per punire il fallo di Nichetti su Petrovic, quindi col diagonale mancino in asse con Tordini dell’etiope di Monza Eyob Zambataro, ai tempi compagno del bluceleste Marchetti nella Primavera atalantina. In agguato c’è il diciassettenne del settore giovanile, prontissimo a convertire in oro, con un penalty in movimento sotto la traversa, la punizione da sinistra di Giorgione passata in mezzo alle gambe del semi-assistman del vantaggio, per poi lanciarsi in fuga dalla trequarti difensiva fino quasi al limite per piazzare il destro del bottino pieno.
Un match cominciato con la svettata alta di Masini accompagnata da Tordini (1′) e proseguito nei primi 45′ coi destri incrociati di Ravasio dai 25 metri (5′) e di Giorgione (21′). Al rientro dal tunnel Rossi dice di no a Morosini (2′) che prende l’attrezzo tra le linee e Poletti lo spara alle stelle (6′) a tu per tu con Pissardo, di cui si sospetta la respinta stitica sul 2-2 del burkinabé, dopo essersene impossessato a centrocampo per lo slalom. Di lì, pari e patta, sorpasso dei pari colori (i bergamaschi erano in away kit giallo con numeri rossi) e controsorpasso preceduto dal tentativo di bis dell’esterno sinistro di casa (24′). Capitolo assenti, è ecatombe di titolari: Savini, Pagno, Borghini, Ntube, Riva, Genevier, Gelli, Martignago, Manconi e Cori. In classifica è quinto posto a quota 21; dopo la Pro Sesto, toccherà al quarto casalingo di Coppa Italia del 24 col Catanzaro e l’ospitata al Piacenza il 28 (17.30).