Atalanta – Fiorentina 2-0 (1-0)
ATALANTA (3-5-2): Sassi 6; Del Lungo 6,5, Berto 6, Ceresoli 6,5; Oliveri 7 (43′ st Bernasconi sv), Zuccon 7, Panada (cap.) 6,5 (13′ st Chiwisa 5,5), Giovane 7, Renault 6; De Nipoti 6,5, Sidibe 7,5. A disp.: Pardel, Hecko, Fisic, Omar, Regonesi. All.: Massimo Brambilla 6,5.
FIORENTINA (4-3-3): Andonov 6,5; Kayode 5,5, Krastev 5,5, Frison 6, Favasuli 6 (29′ st David 6); Amatucci 6,5 (14′ st Capasso 6), Corradini (cap.) 6,5, Bianco 5,5; Distefano 6,5 (41′ st Egharevba sv), Toci 5, Agostinelli 6 (28′ st Seck 6). A disp.: Fogli, Dainelli, Romani, Gori, Neri. All.: Alberto Aquilani 6.
Arbitro: Gualtieri di Asti 6,5 (Spagnolo di Reggio Emilia, Nigri di Trieste).
RETI: 40′ pt Zuccon (A), 32′ st Oliveri (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 60. Ammoniti Amatucci, Favasuli, Chiwisa e Frison per gioco scorretto. Tiri totali 12-15, nello specchio 6-3, respinti/deviati 2-3, parati 4-3, legni 0-1. Corner 5-4, recupero 2′ e 5′.

Zingonia – Ce n’è voluta per sbloccarla, grazie a De Nipoti in combutta con Sidibe per la pallonessa da sinistra scaraventata da Zuccon a fil di montante. Poi, in un momento di vaga sofferenza, lo scavino di Giovane per corsetta e tocco sotto di Oliveri sul filo dell’offside. La Primavera dell’Atalanta, pratica ed essenziale, reduce dal ko di corto muso sul campo della capolista Roma si rilancia lungo la via dei playoff (39 punti) fermando a quattro la serie positiva della Fiorentina, improvvisatasi inseguitrice dei De Rossi-boys settimana scorsa e adesso a braccetto con l’Inter, Note negative solo per gli infortuni di Panada e del raddoppiatore, per il quale si sospetta del tendine d’Achille. La ripresa è a Cagliari, contro la quarta in classifica, ad aprile (1 o 2), dove il 6 c’è l’Empoli nella semifinale di Coppa Italia, altro obiettivo stagionale.
Se Krastev mura lo slalomista Ceresoli alla sporca dozzina cronometrica, proprio alla primissima chance di una sfida tatticamente bloccata, al culmine delle grandi manovre da destra con Giovane e Renault a smistare la corrispondenza in piena area, a ruota il rimorchio dei futuri assistmen dell’1-0 s’incaglia sotto l’incavo della lunga gamba destra di Andonov. La classica miccia che dà fuoco alle polveri, visto che la catena mancina ospite al quarto d’ora sgancia l’anello dalla lunga di Agostinelli dopo il lavoro a ritroso di spalle e di tronchese di Toci per scardinare il lucchetto a tre di casa. Non che Sassi debba metterci più d’un tuffetto in presa, non che i nerazzurri riescano a contrastare palleggio e cambi di gioco viola. A due tiri di schioppo dalla mezzora, dopo il testa a testa da cervicale (25′) tra Krastev che ha quasi la peggio e Giovane, il risolutore a campi invertiti dal dischetto Corradini la tocca per Distefano che davanti alla lunetta apre il piattone all’eccesso. Seguono l’esterno dritto per dritto di Favasuli (31′) senza sfruttare il rinvio corto di testa di Del Lungo a rintuzzare il sombrero dell’ala sinistra, la sparata alta in asse con Amatucci di quest’ultimo che all’andata (6 novembre) aveva determinato il penalty allestendo la trappola a Regonesi e soprattutto la volée bassa, secca ma centrale, ancora del difensore col 2 sulle spalle (33′) sullo schema da fermo del braccetto sinistro bergamasco deviato di tempia dal capitano altrui.
Mentre l’orologio scandisce il countdown vero l’intervallo, in attesa di fendere la banchisa della parità, Renault riceve dall’unica punta pura della Baby Dea e non chiude bene il destro mirando al primo palo, Corradini mira alto in combinazione con la sua accentrata ala destra e, a vantaggio consumato, il centrale destro atalantino spunta da mancina sulla punizione dall’altra parte dell’esterno-jolly siciliano restando a mezza via tra la sponda, la torre e la conclusione in proprio. La ripresa s’avvia col tentativo in inserimento privo di angolazione di Giovane, strada aperta dall’onnipresente rompighiaccio (4′) e con la risposta flaccida in ascensore del centrale bulgaro chiamato da Bianco da situazione inattiva. A tiro del ventesimo il mancino di Cividale fa la barba al secondo legno al culmine della sovrapposizione a destra del Toloi dell’Under 19, la replica in capo a due minuti è la telefonata di Kayode sulla ripartenza causata dalla renitenza a provarci della new entry Chiwisa, pescato in orizzontale dall’ivoriano sulla verticalizzazione zucconiana. Il tuttofare schierato punta per necessità stoppa anche il nemico con la fascia al braccio (24′), cercato dal calcio franco di Bianco da sinistra, quindi privo com’è di varchi il gioco toscano libera vanamente alla stoccata centrocampisti o mastini tipo Frison sull’onda lunga delle solite punizioncelle dalla trequarti. La mezzala mancina subentrata fra i locali ne prende pochine, sbucciando pure il la dal fondo del suo numero 8 bravo ad arpionare il rinvio di Sassi (27′) con tocco del portiere avversario caricato nell’occasione. Dopo il raddoppio, quasi quasi il tris: il piazzato da sinistra di Renault innesca Chiwisa, De Nipoti aggancia ma il palo di competenza è difeso dal dirimpettaio. Da segnalare quello vero colto in girata da Seck a una manita dal novantesimo su passaggio by Distefano, invertitosi di fascia.