Orlandina Basket – Bergamo Basket 2014 89-90 dopo 1 t.s. (16-21, 41-46, 62-66, 81-81)
CAPO D’ORLANDO: Triche 25 (3/7, 4/8, 7/8, 5 ass.), Laganà 9 (3/6 da 3, 2 ass.), Bellan 5 (1/5 da 3, 2/3 tl), Parks 22 (8/18, 0/5, 6/7, 7 r., 4 ass.), Bruttini 16 (6/9, 4/4 tl, 11 r.); Galipò, Mei 3 (1/1, 0/4, 1/1, 3 ass.), Murabito n.e., Lucarelli 9 (3/7, 1/6, 5 r., 3 ass.), Donda (3 r.). Coach: Sodini. Rimbalzi 11-26, assist 18.
BB14: Taylor 14 (3/6, 1/3, 5/5, 11 r., 9 ass.), Roderick 18 (6/11, 1/4, 3/5, 10 r., 5 ass.), Sergio 5 (0/1, 1/4, 2/2), Fattori 16 (2/4, 4/7, 4 r., 3 ass., 1 st.), Benvenuti 10 (1/3, 8/8 tl); Zugno 9 (3/4, 1/1, 4 r.), Bedini n.e., Casella 9 (0/1, 3/5), Zucca 9 (3/5, 1/2), Piccoli n.e. Coach: Dell’Agnello. Rimbalzi 7-36, assist 21.
Arbitri: Costa di Livorno, Foti di Vittuone e Ferretti di Nereto.

Capo d’Orlando (Messina) – Due personali a 6 secondi dal gong di un Taylor che sfiora la tripla doppia, mentre di là Parks fallisce il matchball da oltre l’arco. Ed è tripudio finale con Roderick, Benvenuti e Sergio (Triche per i locali), tre quinti dello starting five di Dell’Agnello, già fuori per falli. Al colpaccio nella tana dell’Orlandina, raggiunta in classifica a quota 8 dopo un supplementare, la Bergamo Basket 2014 ci sarebbe potuta arrivare al quarantesimo. Ma pazienza per i 6 punti di margine rosicchiati dal quintetto del Capo nel paio di minuti e mezzo che hanno preceduto la sirena lunga: con un’impresa del genere in carniere, in condizioni limite, il prossimo Saturday Night contro Biella al PalaAgnelli, a 4 vinte su 6 nel girone Ovest di serie A2, non fa nemmeno più paura.

Dopo i ko con Treviglio (all’extra time, lezione servita) e Agrigento, i gialloneri hanno riversato sulla precisione nelle triple la massima parte del peso offensivo, con Fattori monumentale nella prima metà (9 nel primo quarto, 11 al riposo, altro siluro e gancio dopo la pausa) con tre delle sue quattro bombe della serata già sparate dritte nel paniere e un play losangelino subito sugli scudi a differenza di T-Rod, ridestatosi in quota ciuffate nella ripresa dove però ha sprecato troppe penalità pur dando il solito contributo mostruoso sotto le plance difensive. Di là in doppia cifra alla fine chiudono gli Usa più il centro Bruttini, di fronte al quale Benvenuti, il quarto a vergarne almeno 10 a referto su 8 players impiegati dal coach livornese, ha comunque tenuto botta nonostante i palloni concessi nel pitturato.

Il 12 su 26 nel boxscore – per i peloritani, 9 su 34, un terzo dell’ex di turno Laganà – da dove ci vuole il prefisso è eloquente, il 18 su 35 dalla corta e dalla media fa il paio coi numeri nobili nel fondamentale del tiro. Il sostanziale punto a punto con quel piccolo margine iniziale mantenuto più o meno stabile ha premiato la costanza e la capacità bergamasca di distribuire le deleghe realizzative in dosi equanimi, la superiorità a rimbalzo ha fatto il resto.

Effe