Il messaggio più bello è arrivato questa mattina alle prime luci dell’alba, il saluto di Re Giorgio Pesenti alla dirigenza, frasi al miele proprio da lui, il calciatore più amato nella lunga storia del club trezzese, una sorta di monumento vivente biancazzurro. Poche parole, nel suo stile, “Onore, forza, passione, Tritium, grazie al presidente Camoni, al ds Leo, a tutte le persone che hanno reso possibile questa splendida cavalcata”.  Il passato, duecento gol con la maglia abduana, che s’inchina al presente, gli uomini dei record, in grado di portare la società dalla Prima alla Serie D in tre stagioni, qualcosa che nessuno aveva fatto mai. Grande conoscenza del pallone, nella scelta di un mister preparatissimo e vincente, parliamo di Marco Sgrò, come di un addetto stampa molto in gamba, Mattia Vavassori, come dei calciatori che fanno la differenza nelle varie categorie, in questo magico 2018-2019 sipario alzato su Acerbis, Caferri, Perico, Bertaglio, Leotta, Tremolada, Motta, Marinoni, Cascino, Gabellini, Castelli, Volpi, Galbiati, Vitali, Guerrini, Scuteri, Erba, Ghounaf e Mapelli, una rosa di giganti del pallone nostrano.

Bravi ragazzi, da applausi i dirigenti, l’intero staff tecnico, i tanti che non conosciamo perché stanno dietro le quinte, straordinari anche perché, ne sa qualcosa lo splendido imbattibile Villa Valle del 2017-2018, vincere i play-off di Eccellenza è qualcosa di difficilissimo, servono intelligenza, pazienza, gambe, classe, cuore, coraggio e fiato, qualità sia dei giallorossi che dei biancazzurri. Ora viene il bello, il confronto con le corazzate bergamasche che lottano tra i semiprofessionisti, squadroni che nell’annata che parte a settembre saranno ambiziosissimi, a cominciare dalla Virtus Ciserano Bergamo e dal Villa Valle, che stanno costruendo rose mostruose, attrezzate per stare al vertice, passando per le agguerrite Pontisola, Brusaporto, Scanzo e Caravaggio. Ci sarà da divertirsi e sappiamo che sia il presidente Camoni che il ds Leo affronteranno questa nuova avventura senza lasciare niente al caso, con la programmazione di questi tre anni fantastici, in cui hanno preso un club che pareva senza futuro per trasformarlo in una delle società dilettantistiche più forti dell’intera Lombardia, riportando la Tritium dove merita e dove è sempre stata, appunto in Serie D, il paradiso del nostro calcio.

Matteo Bonfanti