L’Atalanta ha perso l’ultima amichevole internazionale, 1-0 dell’Az Alkmaar realizzato da Evjen dopo 31” causato da un colossale errore di Palomino, ma i fuochi d’artificio non sono mancati. Li ha accesi Gianpiero Gasperini nella conferenza stampa del post partita. Leggetela attentamente, il nostro Simone Fornoni ha riportato con estrema esattezza le sue dichiarazioni. Per la verità, le sue parole non sono sorprendenti ma all’inizio della fase decisiva del campionato, e in pieno calciomercato, si propongono come macigni. Ha attacco frontalmente l’Eco di Bergamo per la sua posizione “conservatrice” sul prossimo calciomercato e per la “pressione” destabilizzante intorno alla squadra. Spieghiamo: l’Eco e anche altri cronisti che seguono la Dea sostengono che l’attuale rosa della squadra sia in grado di guadagnarsi un posto nelle prossime competizione europee e quindi sia questo l’obiettivo finale, di conseguenza non sia necessario operare sul mercato, se non per sfoltire la rosa stessa. Gasperini, invece, la pensa diversamente e i suoi obiettivi sono valorizzare i giovani e rendere più competitiva la squadra. Chiarendo senza tanti giri di parole: “Finché qui ci sarò io, le scelte competeranno a me e a nessun altro”.
Nel frattempo, dopo la sgambata con Crema (serie D), mancano cinque giorni e mezzo all’inizio del campionato, parte seconda: mercoledì 4 gennaio 2023, ore 14.30 Spezia-Atalanta. Eppure l’Atalanta non è stata poi così male contro gli olandesi dell’Az, almeno nel primo tempo: incassato lo svantaggio i nerazzurri sono passati all’attacco collezionando ben cinque occasioni da gol, nitide nitide: il palo di Hojlund, ancora il migliore in campo, poi i tiri di Ederson e di Lookman, il colpo di testa di Palomino, e la ribattuta di Koopmeiners con la sola e unica parata di Sportiello su Karlsson. Nel secondo tempo la squadra è calata vistosamente, appesantita dall’inteso lavoro di queste settimane, troppo lenti e impacciati i centrocampisti, poco sprint sugli esterni, si è visto Zappacosta a sinistra, poco lucidi in fase offensiva, Hojlund a parte, e anche i sostituti non hanno cambiato l’andamento della partita. L’Az, a sua volta, ha mostrato velocità e cattiveria agonistica senza però creare problemi a Sportiello. L’Atalanta ha avuto la possibilità di pareggiare su calcio di rigore, il portiere Verhulst stende Zapata. Quando l’arbitro Colombo ha decretato il penalty, Duvan si è impossessato del pallone, come facevamo ai nostri tempi all’oratorio, l’ha calciato con saltello, il portiere dei rossi l’ha respinto e il nerazzurro, a porta spalancata, ha spedito il pallone in curva nord. E Gasperini non l’ha presa bene, non per il rigore fallito ma per l’”egoismo” del suo centravanti, del resto i rigoristi sono Koopmeiners e Muriel.
Giacomo Mayer