La scomparsa di Leo Gritti, notizia peraltro rilanciata da tutto il main stream nazionale, a testimonianza della caratura del personaggio e della drammaticità della storia umana, colpisce nel vivo una piazza che da pochi mesi ha optato per il ritorno sulla scena dilettantistica. L’USD Arzago, vale a dire la società in cui “Leo” ha militato negli ultimi anni della carriera, ha ricordato con un post colmo di dolore una figura valsa da simbolo e da guida, per un movimento che ha saputo realmente coniugare competitività, divertimento e aggregazione.

Stanotte è venuto a mancare il nostro bomber Leo Gritti, il giocatore più rappresentativo di sempre della nostra società sia dentro che fuori dal campo.
Sarai sempre con noi Bomber il tuo ricordo resterà per sempre indelebile dentro ognuno di noi
Grazie di tutto

Negli anni ruggenti della scalata intrapresa dal sodalizio gialloblu, non c’era dirigente che mancava di sottolineare l’impatto emotivo di una vicenda risultata, nella tragedia, da traino per un ambiente sano, genuino, imperniato attorno ai suoi “Supporters”, oltre che a determinate iniziative dal sicuro interesse, a partire dalla formula dell’azionariato popolare. Nel suo piccolo, l’Arzago ha fatto scuola, prendendosi la scena a suon di risultati e grazie a quel calore che tratteggia come meglio non potrebbe il calcio di provincia. La vicenda di “Leo” Gritti diventò ben più di una notizia da pagina sportiva nel 2017, quando l’amicizia, quella con la A maiuscola, prese il sopravvento sul mero racconto calcistico. Con la momentanea uscita di scena dell’Arzago e il tramonto di un’epopea che toccò il suo apice con la Promozione, il progetto “Ancora Vita” portò al capezzale di “Leo” familiari, amici, compagni di mille battaglie sul rettangolo di gioco: tutti uniti, per affermare la nitidezza degli affetti, del ricordo di una persona che, pur impegnata tra la vita e la morte, continuava a risaltare da presenza carismatica e rassicurante; da sprone autentico, verso nuovi orizzonti di sfida. Così “Ancora Vita” diventò il nome di un reparto della Rsa “Ovidio Cerruti” di Capriate e “Leo” Gritti, con gli altri malati ospitati, trovò un conforto dolce e concreto nella generosità di tante persone, che grazie alle loro donazioni permisero alla casa di riposo di dotarsi di una vasca per la fisioterapia in acqua e di una stanza multisensoriale. Per l’Arzago e i suoi più mirabili interpreti, a partire dal compianto ex presidente Luca Gerosa, scomparso nell’aprile 2020 a causa del Covid-19, era tempo di una nuova gara, questa volta di solidarietà, e fu ancora una volta il trionfo, per adesione e senso di appartenenza. I colori gialloblu, al di là delle categorie e dei successi raccontati dal tappeto verde, non sono mai venuti meno e allora davvero ci piace pensare a un’altra partita, l’ultima, ma anche quella definitiva, che vedrà impegnati, ancora una volta, l’uno al fianco dell’altro, “Leo” e “Gero”, garanti per un Arzago che ha saputo scrivere nobili pagine del dilettantismo bergamasco. Alla famiglia di “Leo” Gritti le nostre più sentite condoglianze. E un grazie doveroso a chi, nel suo nome, si è speso per ricordarci che lo sport è soprattutto veicolo di incontri e amicizie.

Nikolas Semperboni