Prima Pistocchi, oggi l’attacco di un blogger famoso, ultrà del povero Milan, e pure quello del vetusto Zeman,  il grande accusatore delle Juve che fu, sta di fatto che cresce il partito dei fenomeni che velatamente o frontalmente danno agli eroi atalantini ogni volta dei dopati.

Detto che l’invidia è una brutta bestia, oggi ho sentito mister Sarri che parlava di gambe e cuore, sostenendo, tra l’altro come io penso, che il risultato sia il frutto di una preparazione eccellente unita a un’immensa motivazione.

Ho la fortuna di seguire la Dea per lavoro, i Percassi, il pres e suo figlio, il Gasp  e il suo staff,  i suoi ragazzi, di conoscerne quasi ogni movimento. La differenza la fa l’anima straordinaria, l’idea di essere diventati un sentimento popolare, di andare oltre il limite perché parte di una comunità che ha sofferto come delle bestie. E’ quello il doping nerazzurro.

Matteo Bonfanti